Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 24 Gennaio 2017
«Melloblocco si farà». Iobizzi ci mette la faccia e le risorse necessarie
Dal sindaco buone nuove sul futuro del più grande raduno internazionale di bouldering
Il Melloblocco si farà, parola di sindaco. Quello della Valmasino, Domenico Iobizzi. È dalla passata edizione, ma è diventato di dominio pubblico il mese scorso, che il Melloblocco, il più grande raduno internazionale di bouldering che si tiene sui massi della Val di Mello e Valmasino, è diventato un caso non solamente sportivo per via della frattura fra il sindaco e gli organizzatori della manifestazione. Una spaccatura talmente netta da mettere in forse l’edizione 2017 dell’evento capace di attirare in una manciata di giorni primaverili migliaia di scalatori in quella che, con un certo azzardo, qualcuno ha definito la Yosemite nostrana.
È il sindaco a dare una schiarita al dibattito, annunciando la possibile svolta, in positivo, dello stallo in cui è bloccata questa manifestazione, ma anche il Kima insieme con le 45 iniziative che in un anno vengono predisposte dall’associazione operatori economici della Valmasino, lo stesso sodalizio che da 10 anni si occupa del Melloblocco. Iobizzi inoltre fa chiarezza sui paventati dissapori che si sarebbero diffusi nell’amministrazione comunale a riguardo.
«Ci siamo riuniti sabato ed è tutto rientrato - dice il primo cittadino - si è discusso della questione e mi sono confrontato con i miei consiglieri, insieme si è deciso di impegnarci per il Melloblocco che si farà e la sua realizzazione è aperta ai suggerimenti e al contributo di tutti, soprattutto tecnici ed esperti del settore. Ci si avvarrà ovviamente di spazi e strutture adeguate alle norme vigenti in materia si sicurezza e con forze dell’ordine e Ats ci si coordinerà per garantire lo svolgimento regolare dell’iniziativa. Dal canto nostro, nei limiti di bilanci imposti dal Patto di stabilità, metteremo a disposizione le risorse necessarie. Resta fondamentale un obiettivo: i benefici dell’evento devono ricadere sull’intera vallata e non favorire l’interesse di pochi».
In questi giorni quindi l’amministrazione comunale si concentrerà sui dettagli tecnici del raduno, come la questione del marchio MelloBlocco. Michele Comi e Nicola Noè, storici fondatori del raduno internazionale di arrampicata sui massi, titolari del marchio hanno deciso di cederlo «per la prosecuzione del raduno e per consentire di impostare la programmazione futura».
Su questa indicazione dovrà muovesi il Comune. «Quindi nei modi previsti dalla legge ci attiveremo per organizzare l’evento – precisa Iobizzi – Per quanto poi riguarda le altre iniziative, Kima compreso, che sono private e che rientrano nel calendario che abbiamo dovuto stilare per legge e inviare in Regione, il Comune continuerà a garantire la propria partecipazione concedendo le autorizzazioni del caso».
Queste le intenzioni, ora si passa alla fase operativa, che è poi il banco di prova decisivo sul quale si deciderà la partita: da qui avanti si capirà se - come si è supposto sinora- per il Melloblocco sia ora di sparire definitivamente o se abbia la capacità di risollevarsi dalle ceneri sotto le quali è stato seppellito negli ultimi mesi. E bisognerà capirlo in fretta, i tempi stringono, anche per le Fenici. n
© RIPRODUZIONE RISERVATA