Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 16 Febbraio 2016
Mattarella ricorda Ezio Vanoni
«Unì la giustizia con l’economia»
Le parole del capo dello Stato al convegno di Roma : «La sua è stata una figura di primo piano nella costruzione della Repubblica».
Il primo cittadino dello Stato ricorda colui che è stato uno dei più insigni statisti della storia repubblicana. E lo fa con parole cariche di stima e affetto.
«Autore, nel 1954, del Piano decennale per l’economia italiana (noto, più tardi, come Piano Vanoni), avviò il primo tentativo sistematico diretto ad affrontare la disoccupazione strutturale nel nostro Paese, attraverso una mobilitazione di risorse che coinvolgesse sia il bilancio dello Stato - invitando a distinguere con evidenza le spese di conservazione dell’apparato statale da quelle di stimolo alla struttura economica e sociale del Paese - sia il campo privato. Un’esperienza su cui si fonda, ancora oggi, la capacità di progredire della Repubblica».
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 60 anniversario della morte ha ricordato l’economista Ezio Vanoni (nato a Morbegno il 3 agosto del 1903 e spentosi improvvisamente a Roma il 16 febbraio del 1956 dopo un discorso pronunciato in Senato nel quale, ricordando i motivi ispiratori della sua opera, aveva sollecitato maggiore giustizia per gli umili e i poveri) celebrato oggi in un convegno a Palazzo Giustiniani coordinato dal senatore morbegnese del Pd Mauro del Barba.
«Figura di primo piano nella costruzione della Repubblica e nella ricostruzione italiana dopo la Seconda guerra mondiale - aggiunge Mattarella - Ezio Vanoni seppe dare un impulso profondo allo studio della disciplina tributaria italiana, applicando all’azione di governo, riflessioni maturate nell’ambito della redazione del Codice di Camaldoli alla quale aveva collaborato. Giustizia sociale e democrazia economica passarono, nell’opera dello statista valtellinese, attraverso un’incisiva iniziativa di equità fiscale diretta a riequilibrare, anzitutto, il contributo derivante all’erario dal gettito delle imposte dirette, in applicazione dell’art. 53 della Costituzione. Dall’adesione in gioventù al Partito Socialista di Matteotti, si avvicinò successivamente alle posizioni del movimento cattolico democratico, portandovi il suo contributo di studioso», conclude il capo dello Stato.
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