Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 02 Ottobre 2021
Marito e moglie morti di Covid
Due angioletti per ricordarli
Nel Santuario mariano le statue in memoria di Maria e Zefferino Meletti scomparsi in dicembre
Due angioletti lignei troveranno posto dietro l’altare maggiore del santuario della Madonna di Tirano. Due angioletti in memoria di Maria Lugli e Zefferino Maletti che, dopo quasi 75 anni vissuti insieme, nel dicembre dell’anno scorso, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, sono venuti a mancare a causa del Covid.
Ora il loro ricordo ha preso forma nei due angioletti che la famiglia Maletti ha deciso di far realizzare e donare alla basilica della Beata Vergine di Tirano e che sono stati presentati in occasione dell’anniversario dell’Apparizione della Madonna mercoledì scorso.
«Abbiamo unito l’amore che noi e i nostri genitori avevano per la Madonna di Tirano e lo abbiamo concretizzato in questo gesto», fa sapere la famiglia che ha scelto di far consegnare dai due giovani rappresentanti - Michele Della Vedova e Andrea Scaramuzzi - le opere lignee nelle mani del rettore, ora prossimo a lasciare il santuario, don Gianpiero Franzi, e del prevosto di Tirano, don Paolo Busato.
Maria Lugli, classe 1927, si era sposata con Zefferino Maletti, classe 1926, e per tutta la vita la coppia aveva condiviso ogni evento. Poi è arrivato il Covid che ha portato via il 3 dicembre 2020 prima Maria. Il 7 dicembre, senza che Zefferino sapesse della morte della moglie ma come se se lo sentisse, si è spento.
Dopo un po’ di tempo alla famiglia è venuta un’idea per ricordarli e per ricordare la loro devozione per la Madonna di Tirano.
«Nell’altare maggiore c’è un coro con una cimasa che contiene alcuni angioletti del Seicento - fa sapere la famiglia Maletti -. Dal 1992 ad oggi quattro di questi angioletti sono stati rubati e non si sa che fine abbiano fatto. Quando i nostri genitori sono venuti a mancare abbiamo pensato di far realizzare due nuovi angioletti. Ci siamo rivolti ad un intagliatore di Selva di Val Gardena, Helmut Runggaldier, che ne ha intagliati due: uno dedicato alla mamma e uno al papà. Sono simili a quelli portati via».
Runggaldier ha lavorato prendendo spunto da due angioletti ancora presenti, che sono stati presi in prestito chiedendo l’autorizzazione al Comune (proprietario della chiesa) e al rettore.
«Ora - continua il racconto della famiglia Maletti - le opere sono state consegnate al santuario e saranno posate nei prossimi giorni».
Un bel gesto a indicare come, ancora oggi, possano esserci manifestazioni di devozione e ringraziamento, cui forse si è meno abituati rispetto al passato.
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