L’odissea di Arianna per tornare a Londra: bus in anticipo e treni in ritardo

A viaggiare è abituata da tempo e da viaggiatrice si è trovata a fronteggiare disguidi di percorso, ma mai avrebbe immaginato che proprio a casa sua, Morbegno, i disguidi riuscissero a moltiplicarsi con tanta frequenza, oggi più di 20 anni fa. Lei è Arianna Del Pizzo morbegnese trasferitasi da anni a Londra e quello che le è capitato domenica rientra purtroppo nella lunga lista di racconti di disagi che accomunano pendolari e viaggiatori della nostra linea ferroviaria.

«Domenica ero pronta per la partenza dopo le vacanze a Morbegno dove vive mio padre Luigi – comincia a dire Arianna – vado in stazione con 10 minuti di anticipo sulla partenza del bus sostitutivo per Colico. E qui la sorpresa: il bus parte con 8 minuti di anticipo e me lo vedo passare davanti proprio all’ingresso della stazione dei bus dopo aver salutato papà». Con una vistosa valigia gialla e in prossimità dell”entrata della stazione dei bus viene ovviamente notata dall’autista al quale fa segno che vorrebbe salire «indicando l’orario e vedendo dai finestrini dei posti liberi. Ma l’autista mi fa segno di prendere il bus dopo e va oltre». Già a luglio «lo stesso bus era partito 2 minuti in anticipo, ma quasi 10 minuti di anticipo questa volta hanno davvero complicato il viaggio a me e ai passeggeri che erano con me ad aspettare». E peccato che , come riportava il sito di Trenord, quel bus fosse l”unico che le avrebbe permesso di prendere la coincidenza del treno a Colico alle 14.15, così Arianna si reca allo sportello Fs chiedendo se il bus partito alle 13.34 fosse effettivamente quello delle 13.42. «Il personale allo sportello della stazione però non lo sapeva perché, mi è stato spiegato, loro non vedono nulla dai sistemi».

Inizia male insomma il viaggio di Arianna da Morbegno direzione aeroporto di Milano- Malpensa per prendere il volo destinazione Londra. «L’ aereo era alle 20.45 ma vista la mal parata e la concreta possibilità di perderlo e dovere prendere forzatamente quello di due dopo, mi sono fatta accompagnare a Colico in macchina dal papà. Nulla in contrario ai lavori sulla linea ferroviaria in vista delle prossime olimpiadi invernali, i viaggiatori da qualche estate si adattano ai cambiamenti e anche ai disagi, ma questo tipo di atteggiamento di noncuranza non può essere considerato altro che un disservizio bello e buono e non è accettabile».

Essendo del posto Arianna sa come muoversi in zona e se l’è sbrigata con poco danno se non quello del tempo perso, del costo della benzina in aggiunta a quello del biglietto acquistato da Morbegno, ma non utilizzato sino a Colico. «Ma come avrebbe fatto un turista, magari straniero, in questa situazione e soprattutto in assenza di informazioni sia sul sito che da parte del personale Trenord e della compagnia che gestisce i bus sostitutivi?. Non si dovrebbe pensare e puntare a migliorare i servizi che incoraggiano un turismo sostenibile in Valle per il futuro?». Nel frattempo il treno a Bellano aveva già accumulato 18 minuti di ritardo, a Lecco il ritardo era di circa 30 minuti. Il treno arrivato a Milano ha contato 22 minuti di ritardo, ma Arianna arriva in tempo alla Malpensa per atterrare a mezzanotte meno un quarto ora italiana a Londra.

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