Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 04 Aprile 2018
Lo “scaricatore” si ravvede
Portati via i sacchi dal fosso
Cercino, contenevano materiale isolante ed erano stati lasciati nella notte. Sono rimasti solamente tubi e lamiere . «Ha corretto in parte il suo errore».
Lo scaricatore abusivo di rifiuti si ravvede e nel giorno di Pasquetta spariscono i 30 sacchi di materiale isolante gettati nell’ambiente pochi giorni fa. Venerdì scorso era stato l’assessore del comune, Fabrizio Acquistapace a ritrovare e segnalare a tutti gli organi competenti - dalla polizia locale fino all’Arpa, date le implicazioni ambientali del ritrovamento - una discarica abusiva composta da una trentina di sacchi lana di vetro, diverse lamiere coibentate e tubi di scarico dei fumi.
Il tutto, scaricato con ogni probabilità da parte di un camion o furgone vicino al cavalcavia in località Bolgia a ridosso del fosso scolmatore della nuova statale 38. «Ho notato il materiale venerdì mattina – aveva spiegato l’assessore con delega proprio al territorio – e posso affermare che il giorno precedente non c’era nulla in quella zona. Per questo ritengo che chi ha compiuto questo grave gesto di inciviltà e inquinamento ambientale si sia mosso nella notte raggiungendo la zona, che evidentemente conosce bene visto il punto scelto per la discarica». «Lunedì in pieno giorno sono stati prelevati tutti i sacchi di lana di roccia – afferma Acquistapace che ha monitorato la zona che resta in attesa dell’uscita dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente che dovrà valutare l’eventuale inquinamento del suolo dovuto al deposito dei rifiuti speciali - lasciando sul posto solamente ferro e lamiera. Probabilmente chi ha compiuto questo abuso si è, giustamente, sentito sotto accusa e ha in parte corretto il suo errore».
Anche perchè nel frattempo, la polizia locale mandamentale alla quale è stata rivolta la segnalazione da parte dell’assessore di Cercino – sul cui territorio ricade la zona interessata dalla discarica – sta conducendo le indagini necessarie ad individuare il colpevole, anche ricorrendo alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero permettere di individuare il mezzo carico del materiale scaricato nell’ambiente. Sul fronte del contrasto all’abbandono dei rifiuti sul territorio è attiva anche la Comunità montana di Morbegno che coordina l’attività delle guardie ecologiche volontarie. Rifiuti ingombranti, rottami, plastica, scarti diverso genere sono ancora un problema per diverse zone del morbegnese dove nonostante la disponibilità di un servizio di raccolta e smaltimento organizzato dai Comuni, non mancano episodi di ritrovamento di piccole discariche. L’attività delle amministrazioni locali, delle associazioni e la sensibilizzazione dei cittadini ha in parte migliorato la situazione rispetto al passato ma rimane il problema e soprattutto persiste la cattiva abitudine di abbandonare rifiuti in aree marginali spesso fuori dagli abitati.
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