Livigno: strada ripulita, ma resta sotto sequestro

Il grave evento calamitoso di venerdì scorso è rientrato grazie al lavoro incessante degli escavatori. Verifiche della Procura prima di consentire il transito regolare in Via Dala Val-Passo del Gallo

Ripulita in tempi record la strada comunale di via Dala Val-Passo del Gallo, a Livigno, chiusa dal ponte di Viera fino al confine svizzero a causa di una colata detritica che ha ostruito la galleria Dardaglin in tre punti distinti su una lunghezza di 500 metri.

Poco prima delle 16 di ieri l’ultima parte di materiale presente è stata rimossa, grazie al lavoro indefesso degli operai delle ditte di escavazione ingaggiate a Livigno per il pronto intervento e grazie alla costanza e all’impegno dei vigili del fuoco volontari di Livigno e dei permanenti inviati da Valdisotto con mezzi di movimento terra.

Dopodiché, però, il via libera al transito non è stato e non sarà automatico, perché via Dala Val, comunale, è stata posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Sondrio che intende effettuare le verifiche del caso prima di permettere la regolare circolazione sul tratto di strada di confine.

Importante per Livigno, perché è vero che in questo periodo il grosso del traffico da e per la Svizzera e il Nord Europa transita dalla Forcola, in una proporzione pari all’80% del totale. Ma il passaggio dal tunnel del Munt la Schera resta il preferito dai turisti che puntano direttamente su Zernez pur pagando il pedaggio, e sono, in questa fase estiva, il 20% del totale.

Non resta che aspettare

Proporzioni che mutano radicalmente in inverno quanto il tunnel costituisce l’unica via diretta di collegamento con la Svizzera e col nord Europa.

L’auspicio di tutti, quindi, è che si possa tornare a circolare quanto prima sul Passo del Gallo, nel mentre, il sindaco di Livigno, Remo Galli, ringrazia tutti coloro che si sono adoperati nell’emergenza scattata alle 15,25 di venerdì, quando si era temuto il peggio perché dalle telecamere si era letto il passaggio di veicoli in zona, almeno un furgone e, sembrava, due moto, al momento in cui si è mossa la colata di migliaia di metri cubi di materiale, 10mila la più grossa. E se il furgone con i suoi due occupanti, due turisti tedeschi, e il motociclista olandese erano stati subito individuati, soccorsi e portati in salvo, nessun riscontro si aveva sul secondo motociclista che, evidentemente, era riuscito a superare indenne il problema.

«Fortunatamente non sono rimaste coinvolte persone e questa è la cosa più importante - dice il sindaco - dopodiché il mio grazie va alla polizia locale e ai vigili del fuoco per il tempestivo intervento, e mi rivolgo in primis ai Vigili del fuoco volontari di Livigno. Un grazie di cuore anche agli operai delle ditte edili del posto che, in tempi record, hanno liberato la strada e accertato che nessuno fosse rimasto sotto l’evento franoso». Il peggio è passato, il pericolo scampato, e i tre turisti che si sono ritrovati nel mezzo delle colate detritiche, pur essendosela vista brutta, provano a voltare pagina. «All’improvviso hanno iniziato a piovere pietre e ho visto un’onda di acqua che mi veniva incontro, e ho pensato di morire - ha raccontato a “La Repubblica” il motociclista olandese di 54 anni Stephan Van Der Linden -. Invece sono stato fortunato, sono riuscito a mettermi al riparo in una rientranza della galleria e da lì ho atteso i soccorsi, rapidi e organizzatissimi».

E ha aggiunto: «Quando abbiamo visto la frana abbiamo provato a fare un’inversione a U, ma siamo rimasti bloccati - hanno raccontato al quotidiano i turisti tedeschi, trentenni, di Kaiserslautern, nella RenaniaPalatinato -, così abbiamo aspettato i soccorsi che sono stati veloci. Ringraziamo tutti e anche il Comune che ci ospita in albergo, perché siamo coccolatissimi».

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