Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 03 Febbraio 2019
«L’impatto dell’argine è evidente
Ci vuole un confronto pubblico»
La proposta del consigliere regionale Erba dopo un sopralluogo fatto sull’Adda «Una mitigazione è quanto mai necessaria. Gli enti coinvolti devono fare tutti la loro parte»
Il caso “argine sull’Adda” arriva in Regione. A interessarsi dell’opera di regimazione idraulica del fiume nel tratto di via Ponte di Ganda tra l’omonimo ponte e l’innesto del sentiero Valtellina presso l’ex centrale Enel di Campovico è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Raffaele Erba che prima ha chiesto di visionare la documentazione relativa all’intervento, ha fatto poi un sopralluogo sul posto e ora invita gli enti coinvolti «a confrontarsi con la popolazione per cercare insieme di rimediare all’evidente impatto dell’opera sul territorio ».
«Gli atti - precisa Erba- dicono che tutte le autorizzazioni sono in regola, sono state rispettate le norme di legge e vi è un parere favorevole della Sovrintendenza. Detto questo, l’impatto dell’opera sul territorio è palese. Una mitigazione è quanto mai necessaria. Credo però che si possa ancora intervenire e che la via migliore da intraprendere sia un confronto pubblico fra istituzioni e popolazione in modo da raccogliere i suggerimenti di tutti. Poi bisognerà capire l’importo relativo alle possibili migliorie da attuare sull’argine e sarebbe indispensabile che gli enti coinvolti facessero ognuno la propria parte».
L’argine è stato esaminato anche dall’ amministrazione comunale di Morbegno. « Quando è stato il nostro turno – ha spiegato il sindaco Andrea Ruggeri- abbiamo esaminato l’intervento intenzionati a non lasciare il “muro nudo”. La commissione paesaggio ha dato parere favorevole a una mitigazione in bocciardato o in sasso, indicazione che poi è passata in conferenza di servizi dove il parere ultimo non è quello del Comune». «L’indicazione non è stata recepita– ha precisato l’assessore comunale ai Lavori pubblici Massimo Santi – ma nel progetto sono state contemplate alcune misure di sicurezza viabilistica chieste dagli abitanti: l’allargamento della carreggiata stradale, l’agevolazione degli accesi alle proprietà private e la sistemazione di un marciapiede a raso però protetto».
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