Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 17 Settembre 2016
Limiti e cantieri sulle Statali, «così siamo isolati»
A lanciare l’ennesimo grido d’allarme per un sistema infrastrutturale che si caratterizza per i pesanti disagi che infligge a quanti lo utilizzano sono Artigiani ed Industriali che dicono basta ad una situazione viabilistica vicina al collasso.
Dopo i disagi segnalati a giugno per i lavori all’altezza del viadotto del Tartano, «risolti solo grazie ad un provvidenziale e quanto mai opportuno intervento della Prefettura» dice Confartigianato, negli ultimi giorni l’asfaltatura nella tratta Sondrio - Morbegno ha ricreato gli stessi problemi.
«I lavori per la messa in sicurezza così come quelli legati all’ordinaria manutenzione sono necessari ed importanti – sottolinea Gionni Gritti, presidente degli Artigiani-, ma la viabilità di fondovalle non può essere affrontata senza un minimo di organizzazione. Non è difficile immaginare i disagi così come non è impossibile porvi parzialmente rimedio. Alcuni lavori ad esempio vanno eseguiti di notte. Non solo ma è possibile anzi doveroso darne comunicazione preventiva e programmare una corretta informazione sulle possibili strade alternative prevedendo un presidio da parte delle forze dell’ordine». Senza contare che a questi cantieri, ricorda ancora Gritti, si è aggiunta la chiusura di una delle due corsie del nuovo tratto Trivio -Cosio.
A parlare apertamente di penalizzazione a carico del sistema valtellinese nel suo complesso è Cristina Galbusera, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio che fa riferimento sia all’abbassamento dei limiti di velocità sulla 36, sia ai cantieri di questi giorni sulla 38.
«Condividiamo la necessità dei lavori di sistemazione, anzi, li riteniamo fondamentali e li caldeggiamo - sottolinea Galbusera - è necessario però che vengano fatti il più velocemente possibile e che sia garantita la messa in sicurezza. La nostra provincia non può più accettare il rischio di trovarsi isolata e ha bisogno di collegamenti moderni e funzionali, rispondenti alle esigenze delle imprese, che con le loro attività sostengono l’economia, ma anche del territorio che sta lasciando emergere tutto il suo malessere». L’auspicio di Galbusera è che i lavori vengano completati al più presto, ma che al contempo si pensi ad una via di accesso alternativa alla 36, con il progetto del Traforo del Mortirolo.
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