Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 27 Febbraio 2019
Lettera del prefetto su Melloblocco: «Cerchiamo una soluzione condivisa»
Enti e operatori sollecitati ad aprire un tavolo istituzionale per trovare una via d’uscita. Scalia: «Le tensioni vanno appianate sempre, si faccia uno sforzo per questa manifestazione».
Un tavolo istituzionale per cercare una «soluzione condivisa per il Melloblocco». Ieri il prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia, ha indirizzato una lettera al presidente della Provincia Elio Moretti, al sindaco di Val Masino Simone Songini, al Consorzio turistico Valtellina di Morbegno, agli operatori economici della Val Masino, al detentore del marchio Melloblocco, Michele Comi, e alle istituzioni valtellinesi dopo le tensioni che si sono concentrate sul caso Melloblocco. La questione gravita attorno al più grande raduno di arrampicata sui massi che ogni anno a primavera (salvo lo scorso anno quando, per il mancato coordinamento sul territorio, l’evento è stato trasferito in Svizzera) si tiene in Val Masino e Val di Mello. Da qualche edizione la manifestazione sportiva resta appesa a un filo sottilissimo, sul quale sta in equilibrio precario l’organizzazione.
Quest’anno si è acuita anche la tensione politica. Venerdì scorso il Consorzio turistico del mandamento ha comunicato all’improvviso la decisione di prendere in mano la manifestazione sportiva sulla quale stavano lavorando gli operatori della Valle e il Comune, che ha parlato di una «ingerenza assoluta», è uscito dal Consorzio e ha chiesto le dimissioni immediate del vice presidente e dell’intero Cda.
«Le tensioni vanno appianate sempre – afferma il prefetto di Sondrio -, per questo ho caldeggiato un confronto a breve giro di posta fra tutte le parti interessate, affinché si trovi una soluzione comune e si faccia uno sforzo per predisporre insieme una bella manifestazione che fa bene al territorio». L’intervento del prefetto la dice lunga sull’aria che si respira attorno al grande raduno internazionale di bouldering, che ha fatto conoscere la Val Masino nel mondo. Di Melloblocco si è discusso inevitabilmente lunedì nel corso dell’assemblea dei soci del Consorzio. In questa occasione c’è chi ha invitato le parti a trovare un accordo, come ha detto il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti.
Il detentore del marchio, Michele Comi, cui spetta l’ultima parola in merito, al momento non ha ceduto a nessuno l’esclusiva della manifestazione, finita un’altra volta nell’incertezza. «Dal 2015 vado ripetendo che sono disponibile a dare continuità al progetto Melloblocco coerente con principi ispiratori, mettendo a disposizione marchio a realtà che si facciano carico dell’organizzazione, proiettata a favorire l’incontro tra giovani e natura, a ispirare passioni sane, vitali e all’aria aperta - precisa oggi Comi -, non certo per battibeccare in localismi incomprensibili, altrimenti il sole sorgerà domani anche senza Melloblocco. Certo sarebbe un peccato, mentre l’arrampicata a tutto tondo vince un Oscar con Alex Honnold su El Capitan (che tanto assomiglia al Qualido) e il Cio propone doppia medaglia per le Olimpiadi di Parigi 2024». ÍSulla questione si è espressa, invece, durante l’assemblea del Consorzio anche Sara Fiorelli, presidente dell’associazione operatori della Val Masino: «Queste polemiche - ha precisato - non fanno bene a nessuno, né alla Valle, né al turismo. La decisione del Consorzio ha sorpreso anche noi. Questo non parlarsi, o parlarsi male, non porta niente a nessuno».
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