Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 03 Novembre 2017
Le cheerleaders verso il Giappone
È sfida mondiale
Tre ragazze, due di Gera e una di Morbegno, sono in partenza per i Campionati di categoria. Rappresentano un fenomeno sportivo in forte crescita.
Tre ragazze (una di Morbegno e le altre due di Gera Lario) sono in partenza per il Giappone dove rappresenteranno il Team Italia. Lo faranno alla nona edizione dei Campionati del mondo di Cheerleading della International Federation of Cheerleading (Ifc) che si terranno nel fine settimana dell’11 e 12 novembre.
Il Team Italia sarà composto da Anna Lucca (20 anni), Nausicaa De Bernardi (19 anni), accompagnate dalla coach (e atleta di riserva, nonché sorella di Anna) Laura Lucca e dal Team Manager Stefano Cocconcelli: la partenza è prevista per lunedì 6 novembre. La competizione si svolgerà nella Takasaky arena, poco distante da Tokyo, e ospiterà atleti provenienti da trenta Paesi. Entrambe studentesse universitarie (Beni Culturali e Scienze Farmaceutiche), Anna e Nausicaa si sono appassionate a questo sport grazie a Carla Martinetti, allenatrice e direttrice artistica dell’associazione Metamorphosis.
«Sono l’orgoglio non solo di questi territori, ma anche di tutta l’Italia - ha detto Carla, director di Metadanza (metamorphosis cheer, dance & fitness) di Verceia -. Entrambe, oltre a essere atlete professioniste a livello nazionale, si sono guadagnate la qualifica di coach federali e sono prontissime per portare la bandiera italiana nel paese del Sol Levante». Martinetti per prima ha portato il cheerleading nella zona tra Lario e Bassa Valtelllina, costituendo la squadra M-Cheers da cui provengono le atlete. La loro specialità è il Double Cheerdance e l’esercizio che proporranno nel maestoso palazzetto dello sport necessita di una rigida preparazione atletica e artistica seguita da Laura Lucca, coach e insegnante di hip hop, dal pluricampione italiano ed europeo Umberto Maiolani e da Carla Martinetti.
«Umberto in questi mesi ha svolto un lavoro immenso - ha aggiunto Carla Martinetti -, fornendo un grande apporto alle ragazze. Purtroppo la sua presenza in Giappone sarà impossibile, ma Nausicaa, Anna e Laura sentiranno accanto a loro il suo sostegno». «Il duro allenamento paga. Tra università e lavoro queste ragazze - le ha presentate Maiolani - si sono impegnate molto per creare la loro coreografia, sudando, studiando, attraversando momenti bui e spiragli di luce», ha continuato Maiolani, che poi ha passato il “testimone”: «Sarò comunque con voi al vostro fianco, dandovi consigli e cercando di rassicurarvi e spingervi a fare bene, utilizzando i prodigi della tecnologia».
In Giappone, una giuria di esperti valuterà la “routine” delle due atlete della durata di 1 minuto e mezzo che verrà ripetuta l’11 e il 12 novembre: fondamentale nella specialità del double cheer è il sincronismo e la precisione nell’esecuzione degli elementi tecnici fra le due performer uniti a tutta la grinta e la passione Made in Italy.
Ma cos’è il “cheerleading”? Lo abbiamo chiesto a Carla Martinetti, che per prima ha creato team di successo ormai ben introdotti nel circuito delle competizioni a livello nazionale. «È il termine col quale si indica uno sport che propone coreografie composte di ginnastica, danza e acrobazia - ha spiegato -, per “presentare” gare specifiche o per sostenere-incoraggiare le squadre sul campo di gioco, prima e durante le partite».
Recentemente il cheerleading ha ricevuto dal Cio (Comitato internazionale olimpico) il riconoscimento per diventare disciplina olimpica con un particolare che lo rende unico, in quanto sarebbe l’unico sport misto composto da donne e uomini nella stessa squadra. La squadra si reca in Gappone sotto l’egida di Iccma, la federazione italiana di Cheerleading riconosciuta e full member della Ifc (International Federation of Cheerleading) e la Eca (European Cheerleading Association). La Ifc è riconosciuta dalla Wdsf (World DanceSport Federation) quale Associate Member delegata al Cheerleading.
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