L’addio alle code regalo di primavera

La conclusione dei lavori sulla statale 38 prevista per la fine di marzo, poi le verifiche e i collaudi

Il terzo strato della pavimentazione nei giorni più caldi. La galleria di Paniga è da considerarsi completata

Morbegno

Il 2018 sarà l’anno della più importante opera viabilistica della provincia, la nuova strada statale 38. A primavera sarà, infatti, inaugurata la cosiddetta variante di Morbegno, in particolare il tratto che dallo svincolo dallo svincolo di Cosio Valtellino porta allo svincolo di Tartano .

Di date ufficiali ancora non ce n’è, l’ultima comunicazione istituzionale di Anas in occasione del collegio di vigilanza dello scorso ottobre parlava della fine dei lavori entro il 31 marzo, con data dell’apertura al traffico “prolungata a tempi successivi per le necessarie verifiche e collaudi” che si dovrebbero completare fra aprile e maggio. I lavori in effetti si sarebbero già dovuti concludere lo scorso dicembre, ma per lo stop di oltre sei mesi ai lavori nel cunicolo della galleria Selvapiana, la chiusura del cantiere, è slittata appunto a questa primavera.

Un ritardo comunque contenuto rispetto alla prima fetta di nuova 38, il tratto Fuentes-Cosio Valtellino che doveva essere pronto per il 31 agosto 2011 e che, invece, è stato aperto due anni dopo il 31 luglio 2013. In attesa del taglio del nastro ufficiale dell’infrastruttura, incomincia il conto alla rovescia che parte innanzitutto dall’andamento attuale dei cantieri sui quali riferisce Francesco Bongio, consulente tecnico incaricato dal Comune di Morbegno di seguire lo stato di avanzamento della strada che sta prendendo forma in Bassa Valle.

Rispetto alle opere all’aperto «si è conclusa l’esecuzione dei rilevati con la messa in opera del materiale (proveniente dagli scavi delle gallerie e poi frantumato). Manca il terzo strato della pavimentazione previsto nella stagione favorevole fra marzo e aprile» spiega Bongio. Sono poi in corso gli interventi di mitigazione ambientale degli spazi a verde mentre la messa a dimora delle essenze arbustive è rimandata alla primavera.

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