«La Russia non è il mio nemico», polemica sui manifesti apparsi a Sondrio e Morbegno

A Sondrio e Morbegno sono stati affissi alcuni manifesti che recitano “La Russia non è il mio nemico” e raffigurano due mani che si stringono, una con i colori della bandiera italiana e l’altra con quelli della bandiera della Russia.

A promuovere questa iniziativa, che non ha alcuna connotazione politica, alcuni cittadini e genitori i quali hanno costituito un gruppo «nato - come spiegano loro stessi - durante il periodo covid come risposta apartitica con l’intento di aiutare le persone che, proprio a seguito delle restrizioni, si sono trovate in serie difficoltà economiche e parallelamente di lottare contro il “green pass” e le altre imposizioni messe in atto dal governo in palese violazione dei diritti costituzionali fondamentali».

Il messaggio riportato sui manifesti è piuttosto forte e, per certi, versi, potrebbe apparire anche spiazzante, ma i promotori stessi ne chiariscono il significato autentico: «Siamo ben consapevoli che, come già avvenuto altrove, saremo per questo sicuramente oggetto di molte critiche, compresa quella di essere strumenti della propaganda russa - chiariscono i cittadini -. Non si tratta, però, di propaganda russa, ma di un richiamo alla Costituzione che ripudia la guerra ed è violata dall’invio di armi”.

«Continuare su questa strada porterà fatalmente a una crisi economica ancora più devastante nei Paesi europei, al massacro di altre centinaia di migliaia di soldati soprattutto ucraini e al rischio di un conflitto su larga scala. I politici italiani ed europei si sono da un pezzo dimenticati del rispetto delle leggi nazionali e dei trattati internazionali e hanno cancellato dal loro vocabolario la parola “diplomazia” - conclude il gruppo che ha promosso le affissioni -. Ma noi vogliamo ricordare loro che la maggioranza degli italiani vuole la pace, non odia e non discrimina gli altri popoli. Affermare che “la Russia non è nostro nemico” non significa che vogliamo che la Russia vinca la guerra. Significa che vogliamo che la guerra finisca».

Lo stesso gruppo di cittadini nei giorni scorsi aveva affisso anche altri manifesti, con il messaggio “Il clima non sta cambiando, lo stanno cambiando”: secondo i promotori, infatti, i cambiamenti climatici in atto non sarebbero naturali, ma causati da deliberate azioni umane.

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