La riconnessione con la natura:
a Sondrio nuove idee per il futuro

I progetti vincitori del “Design Sprint 4Planet festival”, primo design hackathon in provincia che si è tenuto sabato e domenica alla centrale idroelettrica Mallero di Enel Green Power ad Arquino (Sondrio) e nel suo teatro Spazio Centrale, per iniziativa di Studio Shift di Morbegno

Un podcast, con la partecipazione attiva di cittadini e turisti, per promuovere un turismo leggero e sostenibile lungo il Sentiero Valtellina, e un prodotto di welfare aziendale che consenta ai dipendenti di trascorrere un periodo minimo di un mese in smart working in Valtellina, integrandosi con il territorio e la sua comunità. Sono questi - “Valtellina 114” per la categoria business e “BeLong” per la categoria comunità - i due progetti vincitori del “Design Sprint 4Planet festival”, primo design hackathon in provincia che si è tenuto sabato e domenica alla centrale idroelettrica Mallero di Enel Green Power ad Arquino (Sondrio) e nel suo teatro Spazio Centrale, per iniziativa di Studio Shift di Morbegno grazie alla disponibilità degli spazi Enel Gp e dell’associazione Abriga.it. In tutto 52 partecipanti chiamati changemaker (in 75 si erano candidati), in due intensissime giornate di lavoro, hanno lavorato a scelta su 5 scenari di futuro per sviluppare 10 idee di riconnessione con la natura, intesa come il processo per ristabilire un legame autentico con l’ambiente naturale.

«L’Europa ha acceso una luce e una scintilla sul nostro territorio che porterà a terra nuove soluzioni partecipate con le comunità», sono le prime parole di Elena Giunta di Studio Shift, società benefit che è fra i quattro vincitori del programma europeo Neb – ovvero New european Bauhaus - un’iniziativa politica e di finanziamento dell’UE lanciata dalla Commissione europea nel 2021 che promuove soluzioni sostenibili per trasformare l’ambiente edificato e gli stili di vita nell’ambito della transizione verde.

«Sono stati una sfida e una bella commistione far lavorare 52 coraggiosi provenienti da tutta Italia, oltre a qualche locale, e da diversi background: designer, progettisti, artisti, imprenditori sociali, apprendisti di comunità, start-upper – prosegue Giunta -. Gli scenari proposti erano cinque, ma non sono stati scelti in modo omogeneo e questo è, forse, un altro dato interessante». «Anche chi viene da fuori ha privilegiato visioni di futuro legate ai new commons, cioè ai luoghi dove si può vivere e produrre in comunità; come seconda priorità è emersa la cultura, mentre altri gruppi hanno sviluppato idee sul tema abitanze ovvero i nuovi modi di abitare la montagna, sulle risorse idriche e sull’energia per il futuro». I due progetti vincitori hanno ricevuto un premio di mille euro ciascuno e l’accesso a un percorso di incubazione, condotto da Studio Shift, per realizzare l’idea stessa del valore di 10mila euro, oltre ad essere entrati di diritto nel circuito dei bandi europei.

«In due giorni i changemaker hanno processato una quantità incredibile di dati sul futuro delle aree alpine in particolare della Valtellina, sviluppando 10 idee di grande valore - sottolinea Giunta - . L’evento è stato organizzato all’interno delle iniziativa del bando europeo New european Bauhaus e abbiamo avuto il piacere di avere con noi in giuria la delegata programma, Natalia Vera Pérez, che è rimasta molto soddisfatta della connessione fra realtà locale e visioni europee, che possono toccare altri territori alpini come il nostro, e delle proposte di qualità avanzate dalle squadre».

Gli scenari di futuro alla base dei lavori sono stati validati con il supporto di esperti del mondo accademico Scuola del design del Politecnico di Milano, Neb Mountain - Libera Università di Bolzano, Unimont, Domus Academy, Università degli Studi di Milano Bicocca; imprenditoriale (Consorzio nazionale Cgm) e dai principali referenti territoriali tra cui Wwf Valtellina e Valchiavenna, Legambiente Alpi, Società economica valtellinese, Rifai Gruppo Lombardo, FabLab Sondrio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA