Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 26 Aprile 2021
La cerimonia del 25 Aprile
«Valori alla base del vivere civile»
Morbegno ha ospitato ieri la cerimonia provinciale per la Festa della Liberazione. Il presidente dell’Anpi: «La democrazia e la libertà si difendono con l’efficace funzionamento dello Stato»
Una festa della Liberazione raccolta ed intensa è stata celebrata ieri a Morbegno, città che ha ospitato la cerimonia provinciale alla presenza del prefetto e del presidente dell’Anpi Sondrio.
Le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria hanno reso meno pomposo il momento pubblico, con discorsi ufficiali brevi, il solo suono della tromba a scandire alzabandiera e deposizione della corona al monumento, pubblico meno numeroso del consueto ma una partecipazione tangibile anche dai cittadini affacciati alle finestre su piazza Caduti per seguire la cerimonia.
Il messaggio del presidente
Presenti alpini e rappresentanti delle associazioni di combattenti, carabinieri, il prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello, il sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi, il presidente di Anpi Sondrio Egidio Melè, il presidente della Provincia Elio Moretti, della Comunità montana Emanuele Nonini e l’arciprete don Giuseppe Longhini.
Il presidente di Anpi , Egidio Melè ha rimarcato i valori di democrazia e libertà quali «condizioni indispensabili per l’affermarsi della giustizia e dell’uguaglianza».
«Il fascismo ci ha insegnato che democrazia e libertà si difendono innanzitutto con l’efficace funzionamento dello Stato, la leale collaborazione istituzionale e la vigilanza dei cittadini attraverso la partecipazione alla vita politica. È necessario che la classe politica e amministrativa agisca con onestà e competenza nell’interesse dei cittadini e con spirito di solidarietà».
A tale proposito, Melè si è riferito «a quanti muoiono in mare per fuggire a fame, guerre e persecuzioni. Le democrazie dell’occidente devono farsi carico di queste sofferenze e renderle da problema ad opportunità. Anche questo ci chiedono i tanti caduti nella lotta di Resistenza, combattenti o civili inermi che fossero, e questo ci chiede anche la nostra Costituzione». Dopo la cerimonia al monumento ai Caduti, le autorità hanno seguito la deposizione di garofani rossi al monumento ai caduti partigiani di tutto il mandamento nel piazzale delle scuole di viale Ambrosetti.
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