Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 06 Ottobre 2015
La Casa cantoniera sta cadendo a pezzi: «Anas non può lasciarla in quello stato»
Un cittadino di Nuova Olonio chiede interventi urgenti per sistemare l’edificio. «È in una zona strategica anche da punto di vista turistico. Così non è un bel biglietto da visita»
«Assistiamo da anni alla rovina e l’abbandono di un edificio in una zona importante del paese e di visibilità turistica. L’Anas provveda a riqualificare la casa cantoniera oppure pensi di venderla, visto che gli interessamenti non mancano».
È l’appello che viene da un abitante di Nuova Olonio, condiviso da molti concittadini. La cantoniera si trova a pochi metri dalla piazzetta in cui ha sede la farmacia, tra bar ed esercizi commerciali, a nord di una zona residenziale di recente costruzione e poco distante da uffici pubblici e servizi. La casa cantoniera è fatiscente, l’area verde intorno all’edificio è abbandonata a se stessa con rovi e arbusti che crescono senza controllo. Da qualche mese, inoltre, una parte dell’ala del tetto della casa cantoniera che si affaccia proprio su via Spluga è stata demolita dai vigili del fuoco intervenuti a seguito di alcuni cedimenti che rendevano pericolante la struttura. Le aperture sono state inoltre sbarrate per evitare ingressi non autorizzati.
«Tutto lascia intuire che Anas non abbia alcun interesse a mantenere e riqualificare questo edificio, ma lasciarlo decadere significa anche squalificare una zona che soprattutto negli ultimi anni è cresciuta e si è sviluppata sia per gli insediamenti residenziali sia per il tessuto urbano». Il dubinese parla di «privati che hanno espresso interesse per acquistare la cantoniera. Sarebbe il caso che l’Anas considerasse questa possibilità. In concreto però, la vendita delle case cantoniere di proprietà di Anas non è contemplata dalla legge. «I beni – spiega Anas nel suo sito internet – non possono essere locati, venduto o ceduti in via definitiva a terzi. È possibile tuttavia che vengano date in uso ad amministrazioni dello Stato, enti pubblici territoriali e associazioni con finalità istituzionali condivise, attraverso l’istituto della concessione amministrativa comunque a titolo oneroso e previo espletamento di procedura ad evidenza pubblica».
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