Insieme in cima al Leguj, ma il cattivo tempo rovina i piani

Le condizioni atmosferiche hanno condizionato il tradizionale appuntamento del Gruppo Alpini

Tradizione e storia ad Albaredo per San Marco in occasione di “In compagnia in cima al Leguj”, appuntamento che ricorre da ben 31 anni.

Per il Gruppo alpini di Albaredo un evento dal significato profondo, si tratta di una Messa in onore dei propri Caduti. Il maltempo ha scombinato i piani, con la cerimonia che si è svolta sabato al rifugio Alpe Piazza. Non si è potuto raggiungere il Monte Lago, come il programma prevedeva. Ha partecipato anche il trombettista Davide Svanosio, habitué di questa manifestazione. Non era presente il sindaco, Patrizio Del Nero, che si trovava al Concistoro in Vaticano per la nomina del vescovo Oscar Cantoni come cardinale, c’era il vicesindaco Antonella Furlini, che ha rimarcato l’importanza della gente di montagna, e della difficoltà nella società di oggi di vivere in un paese di montagna. Ad officiare la messa il parroco della Comunità pastorale di Delebio, Piantedo, Andalo e Rogolo, don Angelo Mazzucchi Il capogruppo degli Alpini di Albaredo e consigliere della sezione valtellinese, Nevio Ravelli sottolinea : «Questo evento viene fatto sempre in simbiosi con il rifugio Alpe Piazza, che poi ospita tutti i partecipanti per un pranzo. Eravamo circa in 25, il maltempo ci ha privato di alcune presenze. Qualche anno fa toccammo anche circa 90 partecipanti.

Arrivare al Monte Lago, tra l’altro, è parecchio impegnativo. Il maltempo ha rovinato i nostri piani e abbiamo dovuto rinunciare alla meta tradizionale». Una manifestazione che conferma il legame tra le penne nere di Albaredo e il Gruppo alpini di Varenna, un “gemellaggio” che dura da quasi vent’anni: le penne nere di Varenna hanno voluto far sentire la loro vicinanza, rispondendo presente all’invito.

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