Infermieristica, la festa per i laureati

A Faedo Valtellino gli studenti iscritti sono complessivamente 99, i laureati di novembre sono 12 mentre 9 discuteranno la tesi nella sessione primaverile

La sede del corso di laurea in Infermieristica dell’Università Bicocca, a Faedo Valtellino, ha ospitato questa mattina la tradizionale festa che coinvolge laureati, laureandi, matricole e, più in generale, tutti gli studenti iscritti, in cui i complimenti per il traguardo raggiunto si uniscono agli auguri per il percorso formativo che comincia. Gli studenti iscritti sono complessivamente 99, i laureati di novembre sono 12 mentre 9 discuteranno la tesi nella sessione primaverile, nell’anno accademico 2023/2024. In apertura, il direttore didattico Carmela Ongaro ha sottolineato l’importanza di una festa, organizzata con gli studenti, che è anche un momento di incontro e confronto fra chi, a diverso titolo, sostiene il corso. Il sindaco Giordano Caprari, evidenziando il ruolo rivestito dalla sede universitaria per il paese e per l’intera valle, ha annunciato i prossimi interventi sull’edificio per la nuova copertura e il miglioramento degli accessi. Il direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario Monica Fumagalli, si è complimentata con i laureati, ai quali ha rivolto l’invito a lavorare per la sanità provinciale: «Vi aspettiamo nei nostri Presidi Ospedalieri e Sociosanitari. Abbiamo bisogno delle vostre competenze». In carica da ottobre, non ha fatto mancare la sua presenza il direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Milano Bicocca Giuseppe Carrà: nel suo intervento, dopo aver annunciato altre visite in futuro, ha rilevato con favore la collaborazione tra istituzioni dello Stato che lascia intravedere un futuro radioso per la sede di Faedo Valtellino.

Gli iscritti al corso universitario, l’unico in provincia di Sondrio, attivo dal 1996, in convenzione con l’Asst Valtellina e Alto Lario, sono 99, 89 dei quali residenti in Lombardia, due in Sicilia, uno in Calabria e uno in Campania. In 43 seguono le lezioni del primo anno di corso, 32 del secondo e 24 quelle del terzo anno. Per coloro i quali necessitano di alloggi, Aler mette a disposizione 30 posti in uno stabile a Sondrio, in via Scamozzi, mentre Asst Valtellina e Alto Lario ospita gli studenti che svolgono il tirocinio all’Ospedale Morelli al sesto padiglione. Su 60 posti assegnati al corso di Faedo, le matricole sono 35, 5 in più dello scorso anno accademico, prima ancora erano 41 per una tendenza che sembra si stia confermando, anche per effetto del fenomeno della denatalità. Ogni anno gli studenti, oltre a seguire le lezioni teoriche e a partecipare alle esercitazioni didattiche nella sede del corso, frequentano il tirocinio professionalizzante presso le strutture dell’Asst Valtellina e Alto Lario e nelle sedi convenzionate, le residenze sanitarie per disabili e anziani di Tirano, Morbegno e Sondrio. L’esperienza clinica, ospedaliera e territoriale, è resa possibile grazie all’affiancamento e alla guida, nei reparti di degenza e nei servizi, degli infermieri assistenti di tirocinio, 126 in totale, che gli studenti hanno voluto ringraziare pubblicamente: «Con la vostra competenza e passione ci guidate, ci incoraggiate e ci aiutate a crescere sia professionalmente che umanamente. Siete un punto di riferimento fondamentale». Il direttore Carmela Ongaro ha reso noti i risultati di un sondaggio effettuato tra i tirocinanti, i quali, in larghissima maggioranza hanno espresso un giudizio favorevole. La festa si è conclusa con uno scambio di complimenti, auguri e omaggi tra gli studenti, insieme a un simpatico video realizzato dai laureati per ricordare gli anni trascorsi a Faedo.

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