Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 24 Marzo 2017
«Incontrerò i sindaci del Morbegnese»
L’assessore regionale Giulio Gallera ieri ha annunciato il confronto e poi l’arrivo in provincia. «Confermo l’attenzione, da sempre alta, della Regione sulla salute in montagna, sono abituato a dare risposte».
I sindaci della Bassa Valle in Regione per parlare del futuro dell’ospedale morbegnese. E la Regione in Valtellina il prossimo 3 aprile per dare risposte al territorio sul Poas (Piano di organizzazione aziendale strategica) dell’Azienda socio-sanitaria della Valtellina e dell’Alto Lario.
Gli amministratori locali saranno a Milano settimana prossima su invito dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Per una serie di disguidi tecnici, solamente ieri Gallera ha dato lettura alle richieste di incontro avanzate alla Regione dal sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, a nome di tutti i colleghi del Morbegnese sulla partita della riorganizzazione sanitaria. «Confermo l’attenzione, da sempre alta, della Regione sulla sanità di montagna - dice Gallera - sono abituato a dare risposte concrete al territorio con i tempi di un assessorato che deve fare i conti con le molteplici tematiche che gli si presentano quotidianamente. E questa concretezza è stata dimostrata in più di un’occasione. Vista quindi la richiesta degli amministratori comunali della Bassa Valtellina ho fatto partire subito la convocazione per venerdì prossimo in Regione».
Prima, precisamente martedì 28 marzo, Gallera si confronterà con i portavoce istituzionali provinciali in materia di sanità guidati dal sindaco di Sondrio Alcide Molteni, «che ha fatto sintesi delle istanze del territorio, sulle quali abbiamo lavorato in queste settimane e di cui daremo conto nella riunione del 28», assicura l’assessore. Quindi punto nascita di Chiavenna, neurochirurgia di Sondalo e il Pot di Morbegno saranno al centro del confronto milanese di martedì prossimo, così come chiesto dal documento elaborato dalla conferenza di sindaci e sindacati.
L’agenda dell’assessore Gallera è fitta e, dopo gli incontri istituzionali in Regione, prevede la trasferta in suolo valtellinese il prossimo mese: lunedì 3 aprile saranno ufficializzate le decisioni attuate su partite importanti come il nodo del reclutamento del personale socio-sanitario locale. «Come anticipato, dopo l’accordo con i sindacati, presenteremo il piano degli incentivi per il personale»; quindi la questione del Poas, «sul quale si sta portando avanti l’iter di approvazione che prevede l’approfondimento, se necessario, da parte della giunta che può chiedere modifiche all’Asst per recepire le esigenze del territorio». Un approfondimento che riguarda il sistema sanitario della provincia e che declinato su Morbegno riguarda la sua concretizzazione in presidio ospedaliero territoriale «dove dal 2011, non essendoci più i servizi medici di base, non esiste più un pronto soccorso, ma un punto di primo intervento che continuerà ad essere attivo anche di notte, con la presenza di un medico e di un infermiere perché vogliamo trasmettere un messaggio di tranquillità ai cittadini e con loro fare un percorso capace di intercettare i veri bisogni. Ed è quello che dovrebbe fare la politica evitando di ingenerare panico. Sul tema non ci si può improvvisare competenti, esistono professionisti deputati ad analizzarne ogni più piccolo dettaglio rispetto ai bisogni della popolazione, che in questo caso significa operare con l’obiettivo di salvare vite. Per questo esistono professionisti come il personale infermieristico specializzato capace di compiere attività assimilabile a quella dei medici in situazioni di emergenza-urgenza, gestite con puntualità in sinergia con Areu».
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