Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 12 Settembre 2018
Incendio in via San Martino a Piantedo
Video delle telecamere al vaglio
Proseguono le indagini su quanto accaduto lunedì con numerose rotoballe andate in fumo nella notte.
Anche le telecamere sistemate vicino al depuratore saranno utili per le indagini sull’incendio che si è verificato nella notte di lunedì a Piantedo. Il rogo si è scatenato in via San Martino, mandando in fumo 50 rotoballe di fieno di circa cinque quintali ognuna per 250 totali.
Materiale che appartiene all’azienda agricola “ Cerri Vittore”, proprietari di una quarantina fra mucche da latte che viene conferito alla Latteria di Delebio e manze, «ma l’azienda in sé non è stata fortunatamente interessata dall’incendio - sottolinea Daria Acquistapace, che con il marito conduce l’azienda di Piantedo -. Per comodità lasciamo il fieno all’aperto, lo accatastiamo nel prato da sempre e non abbiamo mai avuto alcun problema. Delle 70 rotoballe sistemate questa volta, ne abbiamo salvate solamente 20 e almeno alla vista, il fieno rimasto non presenta segnali evidenti che facciano pensare a un’imminente autocombustione, ma mi augurio di tutto cuore che non si tratti di un incendio provocato da qualcuno».
Il sindaco di Piantedo, Mirco Barini, esprime la sua vicinanza alla famiglia Cerri «che gestisce un’impresa nota e apprezzata da anni sul nostro territorio. Spiace davvero per quanto è successo e per qualsiasi necessità il Comune si mette volentieri a disposizione».
Lunedì i vigili del fuoco di Morbegno con due squadre sono usciti verso mezzanotte per spegnere le fiamme che si sono sprigionate nel prato di Piantedo. L’allarme lo ha dato un passante che si è reso conto di quanto stava accadendo, ma nonostante il tempestivo intervento dei pompieri in via San Martino, è stato possibile salvare solo 20 rotoballe. Il resto è bruciato oppure è stato reso inutilizzabile dall’intervento stesso.
Sull’accaduto indagano i carabinieri di Morbegno, che tra le cause al vaglio hanno incluso quella dell’incendio doloso. Se è vero che sul luogo non è stato trovato nulla che possa far pensare a un gesto volontario, è altrettanto vero che qualsiasi prova potrebbe essere andata distrutta proprio a causa del rogo. Il danno è ingente. Difficile comunque credere che si sia trattato di un caso di autocombustione e del resto va esclusa anche l’ipotesi di un corto circuito, visto che le balle erano posizionate all’aperto, lontano da una fonte di energia.
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