Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 23 Ottobre 2016
Inaugurato a Morbegno l’archivio Felice Rainoldi
Venerdì pomeriggio nella chiesa di San Pietro la presentazione del progetto iniziato dallo stesso monsignore. Poi nelle sale a piano terra di palazzo Pretorio il taglio del nastro della raccolta di volumi, vinili e cd del sacerdote.
Personalità del mondo culturale, diocesano, figure chiave degli enti ecclesiastici regionali, il sottosegretario di Regione Lombardia, le autorità locali, presidente della Provincia, sindaco di Morbegno, sindaco di Chiuro, l’arciprete di Morbegno, insieme anche a tanti cittadini. Arrivati prima nella chiesa di San Pietro, quindi nelle stanze dell’ex carcere al piano terra di palazzo Pretorio, per salutare l’inaugurazione di una nuova biblioteca e archivio e, insieme, il primo grande centro culturale pubblico di Morbegno e di tutta la Bassa valle.
È stato un venerdì importante per la storia culturale valtellinese, è stato aperto infatti a Morbegno l’archivio di don Felice Rainoldi, sacerdote chiurasco e maestro, autore e studioso di musica sacra, fondatore della scuola musicale diocesana a Como ma anche uno dei fautori della riforma della musica liturgica in Italia. Scomparso a ottant’anni nel dicembre del 2015 era tra i promotori dell’associazione culturale morbegnese Ad Fontes, era stato musicologo, compositore, autore di libri di storia musicale e canti. Una figura di studioso internazionale, le cui raccolte, le biblioteche personali, gli archivi sono da ieri un patrimonio pubblico e consultabile con sede a Morbegno.
«Don Felice - ha detto nella chiesa di San Pietro, in un preambolo alla inaugurazione il presidente di Ad Fontes Ugo Zecca - aveva in anni recenti espresso il desiderio di dare vita, concentrando i suoi archivi in uno spazio pubblico, ad un centro culturale. Questo spazio lo si è individuato nel 2015 insieme all’amministrazione comunale di Morbegno nei circa cento metri quadri delle ex carceri di via Pretorio. Man mano i libri dello studioso e nostro socio fondatore hanno iniziato ad affluire con don Felice ancora in vita proprio in quelle stanze, e via via, anche dopo la scomparsa del maestro, abbiamo continuato ad allestire il “suo” centro culturale. Che oggi inauguriamo».
Il Comune di Morbegno ha offerto all’associazione il proprio appoggio, la Biblioteca ambrosiana, anche con l’impegno diretto della ricercatrice valtellinese Rita Pezzola, che opera come dottore aggregato, e quindi proprio con compiti di «bibliotecaria illustre» all’interno della prestigiosa istituzione culturale cattolica milanese, ha sposato l’iniziativa. La parrocchia di Morbegno non ha fatto mancare il proprio contributo e oggi le raccolte e le carte di don Rainoldi trovano casa e domicilio attivo a Morbegno. Nelle collezioni come oggetti già censiti, ci sono negli scaffali circa 8.000 volumi, 6.000 riviste, 1.100 dischi in vinile, cd, videocassette strumenti musicali. E parte del lascito deve ancora essere esposto. Alla giornata sono intervenuti, monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca ambrosiana di Milano, il professor Daniele Sabaino, docente di Musicologia e beni culturali all’Università degli Studi di Pavia. Le loro parole hanno chiarito lo spessore del musicologo che seppe rinnovare la musica e la celebrazione in canto della fede cattolica.
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