Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 29 Ottobre 2015
Imu seconde case a Delebio
Ecco la stangata da 360mila euro
Il Comune ci ripensa dopo le osservazioni. Il sindaco: «Scelta obbligata, la Regione taglia il bonus». Aliquota massima al 10,6 per mille per quadrare i conti
L’amministrazione comunale di Delebio torna sui suoi passi e l’aliquota Imu per le seconde case viene fissata al massimo consentito dalla legge.
A poco più di una settimana di distanza dalla riunione che aveva portato alla definizione dell’aliquota del 9,6 per mille per seconde case, terreni edificabili e capannoni, l’imposta sugli immobili ricompare in consiglio comunale per l’annullamento di quel provvedimento.
Venerdì la riunione
Una nuova riunione è stata fissata per venerdì sera e in discussione ci sarà la revoca in autotutela della rimodulazione delle aliquote Imu per il 2015.
«Abbiamo adottato quella delibera con il parere non favorevole del revisore dei conti e del responsabile del servizio finanziario – afferma il sindaco di Delebio, Marco Ioli – con l’intento di far risparmiare ai cittadini quei 120mila euro che rappresentano la differenza di gettito tra l’aliquota al 10,6 e quella al 9,6 per mille che avremmo voluto determinare per il 2015. Visti questi pareri negativi, non me la sono sentita di far gravare su tutti i consiglieri la responsabilità e gli oneri di una decisione come questa».
L’amministrazione aveva già proposto al consiglio, con l’approvazione del bilancio di previsione dello scorso luglio, la definizione dell’aliquota massima, pari al 10,6 per mille, su seconde case, terreni e capannoni, perché «funzionale ai fini tecnici a far quadrare il bilancio in attesa dell’arrivo del bonus regionale» che negli ultimi due anni aveva appianato il saldo obiettivo del patto di stabilità.
Scarseggiano le risorse
«Contavamo su quelle risorse regionali – afferma il sindaco Marco Ioli – basti pensare che lo scorso anno sono arrivati dalla Regione più di 300mila euro. Quest’anno però ne sono stati stanziati per Delebio soltanto 45mila. Il riparto regionale, partito già da risorse inferiori, ha favorito quest’anno Province e Comuni sopra i 5mila abitanti e di fatto noi abbiamo subito questo forte calo di contributo».
Pur non potendo riproporre l’aliquota del 2014, cioè il 7,6 per mille su seconde case e terreni edificabili, l’amministrazione comunale avrebbe voluto ridurre almeno di un punto, cioè al 9,6 per mille, l’aliquota stabilita a luglio.
La legge però, non consente la modifica di imposte e tariffe dopo il termine per l’approvazione del bilancio di previsione, tanto è vero che nell’ultimo consiglio comunale è stato necessario inserire in delibera che «gli amministratori si addossano la responsabilità della scelta». L’aliquota Imu che graverà sui cittadini nel 2015 è per questi motivi quella massima consentita, pari al 10,6 per mille su seconde case, terreni edificabili e capannoni.
Tradotto in soldoni, i circa 3.200 cittadini di Delebio pagheranno rispetto allo scorso anno 360mila euro in più di Imu.
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