Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 11 Luglio 2016
Il cordoglio degli arbitri provinciali
«Gianfranco era il nostro pilastro»
Ieri il ricordo commosso di Simone Spandrio, numero uno dell’Associazione.
Si terranno questo pomeriggio alle 14,30 nel santuario dell’Assunta i funerali di Gianfranco Colzani, il morbegnese di 53 anni morto sabato dopo essere precipitato per cinquanta metri da un sentiero che conduce in Val Bomino. L’uomo era partito in mattinata dalla diga di Panigai, a Pedesina, insieme a una coppia di amici e si stava recando a vedere alcune baite tra le località Taida e Valburga, sul territorio comunale di Bema. Giunto quasi a destinazione, una scivolata lo ha fatto cadere dal sentiero precipitando sotto gli occhi della coppia che lo accompagnava per diverse decine di metri.
Immediata la richiesta di aiuto colta dal 118 che ha inviato l’elisoccorso e dai volontari del soccorso alpino di Morbegno affiancati anche dagli uomini della finanza. Le ferite riportate sono state fatali per Colzani che è stato recuperato già privo di vita dai tecnici del soccorso alpino.
Grande cordoglio è stato espresso alla famiglia, la moglie Gabriella e i figli Luca e Beatrice, per la perdita del marito e padre molto conosciuto nel mondo sportivo provinciale. «Sono succeduto a Gianfranco nella carica di presidente - dice Simone Spandrio, al vertice della sezione sondriese dell’associazione arbitri - e posso parlare di lui come di un vero pilastro della nostra associazione, punto di riferimento ancora oggi per molti, compresi i giovani di cui faceva l’osservatore anche in tempi recenti. Nella sua carriera da arbitro ha raggiunto risultati importanti, arrivando ad arbitrare a livello regionale. Ricordo, ad esempio, che fu lui a guidare una delle prime partite di quella categoria che venivano trasmesse in televisione. Ottenne tra l’altro anche la benemerenza dell’Aia (Associazione italiana arbitri) proprio per gli anni di impegno e i risultati ottenuti».
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