Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 08 Febbraio 2018
I ragazzi tornano in classe
«Ma l’ente montano ci ha deluso»
Val Masino, le lezioni oggi si sono svolte nell’oratorio di Cataeggio e nella sala dei Beni frazionari sistemati in tempi record.
È suonata questa mattina la campanella nella “nuova scuola” dei 52 bambini dell’asilo e delle elementari della Valmasino. Lo stabile scolastico di Cataeggio , dopo la frana di venerdì scorso, resterà chiuso sino al 3 marzo per consentire le opere di messa in sicurezza del versante. Così da oggi i piccoli alunni hanno preso posto nelle aule dell’oratorio di Cataeggio e nella sala dei Beni frazionari di San Martino, «grazie al parroco don Umberto Gosparini e al presidente dei beni frazionari di San Martino Silvano Fiorelli e a tutti i volontari che fra martedì sera e ieri ci hanno dato una mano ad allestire gli spazi» dicono il sindaco Simone Songini e il suo vice Stefani Angileri.
Anche perché questi spazi si sono dovuti sistemare in tempi record dopo il no arrivato martedì sera dalla Comunità montana che ha negato la disponibilità del centro sportivo Casa delle guide per ospitare i bambini e il personale della scuola.
«Esprimiamo profonda amarezza e delusione a nome di tutto il territorio in merito all’indisponibilità di una struttura pubblica e sicura in loco, in una situazione di emergenza» affermano gli amministratori il giorno dopo l’incontro al quale hanno partecipato il sindaco, il consigliere Emanuele Songini il presidente dell’ente montano Christian Borromini e il segretario della Cm.
«Restiamo tuttora in attesa di una comunicazione scritta della Cm sulle motivazioni che hanno reso indisponibile la struttura da trasmettere per conoscenza alla prefettura e all’Ufficio scolastico regionale – proseguono- a voce il no è stato spiegato con la non reperibilità del gestore della Casa delle guide perché fuori Italia, e dall’altra parte per la presenza di un impianto elettrico non a norma di legge». Di contro a questa situazione la Valmasino ha registrato la solidarietà dei suoi abitanti, ma anche dei comuni vicini. «Ringraziamo i sindaci di Ardenno e di Buglio in Monte, disponibili nel proporci soluzioni di ospitalità sul loro territorio».
Dopo il crollo del versante nord dello Scaiun, il Comune, in accordo con il prefetto, ha disposto la chiusura cautelativa dell’edificio scolastico direttamente minacciato da ulteriori movimenti franosi, come evidenziato nella relazione del geologo incaricato. «Per questo abbiamo coinvolto la Comunità montana proprietaria di una struttura, la Casa delle guide, in totale sicurezza rispetto a rischi e fenomeni di dissesto idrogeologico, in questa stagione chiusa al pubblico e ritenuta idonea ad accogliere attività didattiche, con approvazione del provveditore dell’Ufficio scolastico di Sondrio».
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