«I miei abiti a Sanremo». Dai banchi di scuola alla sfilata per il festival

Morbegno, una studentessa del Saraceno Romegialli ha portato le sue creazioni sotto i riflettori in Liguria. «Il mio sogno resta quello di aprire una sartoria».

Dai banchi del Saraceno Romegialli a Sanremo per presentare il proprio talento attraverso abiti da sera appositamente creati per l’evento. La scorsa settimana, mentre la località ligure brulicava di cantanti in occasione del festival della canzone, anche Veronica Bertolini, studentessa al quinto anno del corso di produzione tessile dell’istituto superiore di Morbegno, ha preso parte alla festa portando i suoi abiti a Sanremo.

«L’opportunità è venuta da un evento, tra i tanti di contorno alla kermesse musicale, che è stato promosso all’interno del Grand Hotel & Des Anglais poco distante dall’Ariston dove si sono esibiti i cantanti - spiega Veronica – Stefano Cucchi e Giorgio Mazzoni, rispettivamente parrucchiere e fotografo, hanno reclutato le modelle che io ho vestito con le mie creazioni completate dai bijou di Giovanna Bertolini. Ho realizzato dall’idea fino al confezionamento alcuni abiti da sera, a tema con l’occasione di gala, che sono stati indossati dalle modelle Alice, Elena e Gloria. Nel lavoro che ho svolto ho ricevuto la collaborazione della sartoria Cuci & Ricuci di Delebio».

Un lavoro che ha impegnato Veronica per diversi mesi, e che la ragazza dice «possibile grazie a quanto in questi anni ho imparato a scuola, dove oltre alla tecnica necessaria ci viene insegnato anche a indirizzare le nostre idee, seguire un progetto, cogliere gli spunti e dare vita a creazioni originali. Il lavoro svolto nel laboratorio dell’insegnante Chiara Vairetti è stato importante in questo e di certo alla scuola va il mio ringraziamento». L’insegnante Vairetti fa anche parte della Sartoria Rosalba di Talamona che è tra i principali partner proprio della scuola Romegialli sostenendo progetti, alternanza scuola lavoro, attività in appoggio alla scuola e a ragazze e ragazzi che la frequentano.

«Gli abiti che ho presentato sono tutti rigorosamente made in Italy – dice Veronica Bertolini – dall’idea di stile fino ai tessuti utilizzati. Credo molto nelle prospettive che questo percorso di studi può concedermi e dopo la fine della scuola, a giugno prossimo, vorrei impegnarmi per qualche anno ad apprendere il lavoro sul campo magari cogliendo qualche opportunità che mi porti a Milano a conoscere grandi realtà della moda. Il mio sogno rimane quello di aprire una mia sartoria e seguire così la mia passione che include tutto il lavoro che sta dietro alla creazione e al confezionamento di un abito. Per ora penso a concludere la scuola, con il ricordo di questa bellissima esperienza a Sanremo e la volontà di accrescere sempre di più le mie competenze e conoscenze».

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