Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 25 Settembre 2016
I coscritti del ’73 non dimenticano l’amico Protasio
Circa trenta grosini hanno raggiunto Malghera per ricordare il coetaneo Sala e il piccolo Pietro
A poco più di un anno di distanza dal pellegrinaggio Fusino-Malghera per salutare il coetaneo don Mariano Margnelli che lasciava Grosio dopo cinque anni per il nuovo incarico in Valmalenco, ieri i coscritti del 1973 sono tornati nuovamente in quel luogo che nei giorni della festa della Madonna di agosto è stato porta santa dell’anno giubilare.
Il pellegrinaggio
In una trentina sono saliti a piedi lungo gli 11 chilometri che separano Fusino a Malghera. Un viaggio culminato con la celebrazione della santa Messa da parte del sacerdote di Grosotto, don Gianni Sala Peup per ricordare il coscritto Protasio Sala ed il suo piccolo Pietro, scomparsi lo scorso fine maggio quando il papà in crisi depressiva tolse la vita alla sua creatura prima di compiere il gesto estremo. «Protasio c’è anche oggi, non lo vediamo, ma il suo spirito è qui con lui c’è anche il piccolo Pietro, che ha smesso per un momento di giocare con gli angioletti in cielo», ha detto il sacerdote in chiesa complimentandosi con i partecipanti per l’idea di ricordare in questa maniera babbo e figlio e per la vicinanza in un momento di grande sofferenza alla mamma Piera. Ha raggiunto a piedi Malghera anche Piera Pini, moglie di Protasio e mamma di Pietro. L’hanno accompagnata le sue amiche e colleghe oltre ai cugini Davide e Lucia.
Piera, esempio di fermezza
A lei si è rivolto il sacerdote lodando la sua fermezza, la voglia di fare, di riprendersi dalla terribile tragedia familiare che l’ha colpita: «Siamo nel santuario della Misericordia e voglio ricordare che misericordia vuole dire soffrire per gli altri. Ogni mamma soffre per il proprio figlio, lo faceva anche la Madonna. Dobbiamo capire che il dolore non va subìto, ma va condiviso con la Madonna. Lei si fa portatrice del nostro dolore a Dio e ci aiuta».
Nell’occasione i coetanei di Protasio hanno consegnato alla vedova il migliaio di euro raccolto che servirà a finanziare l’atelier creativo che per volontà di Piera sarà dedicato al piccolo Pietro nelle scuole medie di Grosio. Un’aula tecnologica i cui arredi saranno pagati grazie alla generosità di tutti coloro che hanno voluto condividere il desiderio di mamma Piera per ricordare il suo bambino.
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