Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 09 Febbraio 2019
Giovedì si torna a scuola. Intanto lavori sulla frana
Val Masino, la Casa delle guide andrà riscaldata e allestita per gli alunni. Comune e tecnici hanno già predisposto i primi interventi sul versante.
Torneranno sui banchi giovedì della prossima settimana gli alunni delle scuole primarie e quelli dell’infanzia di Val Masino. Rientreranno dopo dieci giorni di assenza dalle lezioni. Uno stop forzato causato dal crollo della montagna che lunedì scorso dallo Scaiun ha rovesciato 20mila metri cubi di materiale troppo vicino a case e scuole, che non sono ancora in sicurezza.
Ieri l’amministrazione comunale, insieme alla dirigente dell’istituto comprensivo di Ardenno Elisa Gusmeroli, il delegato del provveditorato e il vicepresidente della Provincia, Andrea Ruggeri, hanno effettuato il sopralluogo sulla nuova sede che da giovedì ospiterà gli alunni di Val Masino, la Casa delle guide a Filorera. «Uno spazio che si trova in un’area sicura e adatta ai bambini - dice Songini -. Abbiamo verificato l’idoneità del luogo e ci siamo coordinati per lo spostamento delle attrezzature di cui hanno bisogno insegnanti e alunni. Poi servirà il tempo per riattivare l’impianto di riscaldamento, che è chiuso da mesi e quindi necessita di qualche giorno per essere completamente a regime».
Restano invece ancora fuori casa i 39 sfollati che devono attendere innanzitutto la messa in sicurezza del fronte frana, su cui lavorerà l’impresa incaricata delle opere di contenimento delle rocce. Ieri mattina si è tenuto anche l’incontro fra Comune e Protezione civile di Milano. «L’obiettivo - ancora Songini - è partire al più presto con la messa in sicurezza e la Pc ha avuto modo di valutare i dati sinora raccolti dai sistemi di monitoraggio».
Due quelli presenti sul territorio: mercoledì è stata allestita l’area di cantiere per installare sul corpo frana un nuovo strumento topografico di monitoraggio, che consentirà di potenziare l’opera di controllo del versante sul quale è già presente il sistema radar posizionato più sotto, in paese, lo stesso che lunedì ha consentito di registrare gli spostamenti della roccia e quindi di attivare prima del crollo le operazioni di evacuazione della popolazione. Nella notte fra giovedì e ieri si sono registrati piccoli movimenti , non preoccupanti. Di certo molto lontani dal grosso smottamento di lunedì che ha portato 20mila metri cubi in prossimità del centro abitato.
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