Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 19 Luglio 2024
Gerola Alta, polemica sul progetto della nuova strada agro-silvo-pastorale
Il sindaco di Gerola Alta, Rosalba Acquistapace, particolarmente seccata per l’ennesimo attacco all’operato del Comune ha spiegato come è nato il progetto della nuova agro-silvo-pastorale Pescegallo-Tronella, di cui è appena partito il cantiere. «Il progetto è arrivato direttamente da un gruppo di privati e noi li abbiamo assecondati chiedendo un finanziamento. I privati ci hanno fatto pervenire una richiesta specifica. Siccome è sempre stato un alpeggio dove si produceva il formaggio e negli ultimi tempi venivano mandate solo le manze, la loro richiesta è stata quella di ripristinare l’alpeggio e ricominciare a fare il formaggio come in passato».
Il primo cittadino di Gerola ha affermato che siamo di fronte a un progetto di lunga data che trova solamente ora compimento: «Sono circa 15 anni che si sta lavorando su questo intervento. È stato molto complesso, abbiamo dovuto chiedere i permessi a tutte le persone interessate. I privati hanno concesso gratuitamente al Comune tutti i loro terreni per consentire di eseguire questo lavoro». Grazie alla realizzazione di questa strada gli utenti potranno usufruire dei boschi comunali, degli alpeggi e dei boschi privati. L’amministrazione comunale è riuscita ad accedere e ad ottenere un contributo pubblico pari a 200mila euro, valendosi della “Legge regionale sui fondi agricoli”.
«Siamo i primi a rispettare la storia del nostro territorio – ha continuato Acquistapace -, ma bisogna anche rimanere al passo con i tempi. Siamo nel 2024. L’amministrazione comunale tiene conto del rispetto nel lavoro altrui. Quella dell’alpeggiatore non è un’attività così ricercata, è anche grazie a questi interventi che rimangono vive certe realtà. Il nostro intento con queste opere è di aiutare gli alpeggiatori. Il Comune deve guardare il bisogno del territorio».
Il Comune di Gerola subisce nuovamente un attacco da parte di ambientalisti, che ritengono queste opere impattanti per la montagna. La prima protesta, con tanto di petizione, era rivolta al progetto della Ciclovia del Bitto, poi nuove polemiche erano scaturite a seguito dell’installazione di un’antenna di trasmissione dati sul Pizzo Trona. Questo è un altro episodio che si aggiunge alla lista: «L’amministrazione sta cercando di incentivare le attività di una volta che purtroppo stanno perdendo sempre più valore e interesse a causa delle comodità dei nostri giorni e del progresso tecnologico. Grazie a questi interventi si possono ridurre le fatiche e i disagi anche in questi ambiti. Il progresso ormai tocca tutti gli ambiti, non bisogna essere ipocriti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA