Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 09 Maggio 2019
Gavazzi punta su ascolto e confronto
Verso il voto. Folla all’auditorium Sant’Antonio per la presentazione dei sedici della lista “Svolta a Morbegno”. Il candidato sindaco : «Riprendere il ruolo di capo mandamento, il futuro della città è quello di tutta la Bassa Valle».
“Svolta a Morbegno” si presenta e riempie il Sant’Antonio. Raramente il salotto buono della città, l’auditorium Sant’Antonio di Morbegno, riserva tanta attenzione ad appuntamenti di respiro politico-amministrativo, locali e non. Non è stato così lunedì sera, quando l’ex chiesa è rimasta stipata sino a mezzanotte per assistere alla presentazione del candidato sindaco Alberto Gavazzi che si presenta alle amministrative sfidando il sindaco uscente Andrea Ruggeri.
Insieme a Gavazzi sul palco sono stati presentati uno a uno i componenti della lista “Svolta a Morbegno”, «una svolta che significa al tempo stesso cambiamento politico e nei tempi di realizzazione dei progetti rispetto a quanto messo in atto in questi ultimi anni, ma anche un invito a imboccare la strada per Morbegno, una città che deve essere valorizzata e attrattiva» ha detto il candidato sindaco, noto architetto, già assessore all’Urbanistica dal 1999 al 2009, prima di presentare i sedici candidati, che sono innanzitutto i due membri dell’attuale minoranza consiliare “Morbegno è Ora”, Maria Cristina Bertarelli e Franco Marchini, «con i quali ho iniziato questo viaggio». Dall’attuale amministrazione anche Fulvio Bottà, capogruppo della minoranza “Area civica Morbegnese”, poi Angelo Rovedatti, da anni militante all’opposizione. Quindi i volti nuovi: Alessandro Baraglia; Luigi Bernasconi, Gigi per tutti; Valter Bongio; Chiara Fascendini; Giovanna Maria Galbusera; Giuliano Legnani; Marco Monti; Francesca Muccio; Vittorio Perlini; Lia Romegialli; Alberto Zecca; Giuliana Zuccoli. Una lista civica, lo ha ribadito Gavazzi in risposta a chi gli ha chiesto dal pubblico la collocazione politica del gruppo.
«Ognuno di noi ha una storia diversa, io per primo, ma non abbiamo alcun accordo pre elettorale, nessun aggancio partitico, la Lega non ci sostiene come non lo fa nessun altro partito. Per il futuro, invece, Morbegno deve tornare a dialogare con tutti nel ruolo di capo mandamento, senza accordi, ma confrontandosi sui contenuti e sicuramente il futuro di Morbegno è anche il futuro della Bassa Valle».
Dialogo, sinergia, fare rete e ascolto sono state le parole chiave ripetute come un mantra da Gavazzi e dai candidati consiglieri intervenuti nel corso della serata, inframmezzata dalle domande dalla platea e dalla proiezione delle immagini della città legate alle sette “Svolte” che hanno scandito la sintesi del programma elettorale.
Su tutte, la svolta legata al metodo di lavoro: «Se si deve cambiare registro rispetto al passato lo si deve fare con un lavoro di squadra, mettendo a disposizione dei morbegnesi un gruppo competente, portatore di interessi differenti. Abbiamo registrato fra i cittadini, le associazioni, le categorie - le parole di Gavazzi - una mancanza di ascolto e intendiamo soddisfare questa esigenza mettendoci a disposizione costantemente della popolazione. Ma il confronto deve avvenire a ogni livello, con la gente, i Comuni vicini, gli enti superiori».
Non meno importate ridare vita al centro storico e alle frazioni, l’inclusione, la sanità di montagna e la “città alpina di fatto” con piste ciclabili, parco della Bosca e l’obiettivo dei mille alberi da piantare in cinque anni di mandato.
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