Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 28 Gennaio 2017
Fenile saluta il piccolo Ariele
È il primo neonato dopo 21 anni
Papà Fabrizio e mamma Augustina hanno girato il mondo. «Abbiamo deciso di fermarci qui per crescere nostro figlio in tranquillità».
C’è un residente in più a Fenile. Si tratta del primo bambino nato a ventuno anni dall’ultimo, ed è il figlio di una giovane coppia che ha scelto questo paesino della Valgerola tra i tanti in cui hanno vissuto nel mondo. Un piccolo passo che può far sperare nella fine dello spopolamento di cui soffrono i piccoli borghi montani.
Ad attendere Ariele, nato il 21 gennaio scorso all’ospedale di Lecco, non erano solo la mamma Augustina Rodriguez e il papà Fabrizio Fistolera ma tutti gli abitanti di Fenile. La frazione del Comune di Gerola è di fatto un paesino a sé, con alcune famiglie che vi risiedono tutto l’anno, un’associazione, la Pro Fenile, che è impegnata ad animare estate e inverno questo nucleo abitato a 1.260 metri di quota e un forte legame con le proprie radici.
«L’arrivo di questo bambino è una gioia per tutti - dicono gli abitanti - l’ultimo nato ora ha più di vent’anni, l’abbiamo visto crescere e la nascita di Ariele è un evento per noi». A unire il piccolo Ariele a Fenile è il papà Fabrizio Fistolera, originario di Delebio, ma da diversi anni ormai lontano da casa: «Con la mia famiglia ho trascorso qui le mie estati da bambino, mio nonno era di Fenile e il legame è rimasto forte, amo questo posto. È stato naturale pensare di trovare a Fenile un punto fermo, dopo diversi anni, per crescere il nostro bambino».
La mamma di Ariele è Augustina Rodriguez e viene dall’Argentina «Tierra del Fuego, quella che viene chiamata la “fine del mondo” - raccontano i neo genitori -. Noi ci siamo conosciuti nel 2009 a Barcellona e siamo venuti in Valtellina nel 2011 cercando una vita tranquilla fuori dalla città e dai suoi ritmi frenetici». Fenile è diventato per questo un porto tranquillo in cui fermarsi per un po’: «Negli ultimi cinque anni Fenile è diventato il posto dove abbiamo trascorso sei mesi all’anno - raccontano - per poi ripartire in cerca di un’altra estate, altrove. Questa volta invece, aspettando l’arrivo del piccolo Ariele abbiamo deciso di fermarci in questo bellissimo posto».
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