Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 09 Maggio 2017
Ex piscina in rovina di Morbegno, la Promor lavora alla riqualificazione
Illustrato all’assemblea lo stato dell’arte sul complesso con il Comune proprietario dell’immobile. Nelle mire della fondazione anche il Sant’Antonio.
Vuota, inutilizzata e malridotta. È così che si presenta la vecchia piscina di Morbegno, andata in pensione da più di tre anni e da allora orfana di qualsiasi contenuto, nel senso che, svuotate le vasche, trasferite nel complesso sportivo al polo fieristico, lì dentro non si è più fatto nulla.
E gli spazi comunali cedono sotto gli occhi di chi si sposta nei dintorni del palazzetto Mattei, che si trova nella bella area centrale della cittadina, quella dei giardinetti di via Cortivacci, del museo civico e della biblioteca progettata da Caccia Dominioni. A puntare i riflettori sulla struttura divisa a metà fra i volumi una volta destinati alla piscina e quelli per la palestra (tuttora utilizzata dalle vicine scuole superiori e dagli sportivi, su tutti la squadra locale di basket, la Pezzini che qui ha sede fissa) è la fondazione benefica Promor, che ha deciso di mettere mano all’immobile.
Lo ha annunciato durante l’assemblea dei soci di sabato il presidente di Promor Alberto Gerosa, che non è andato per il sottile definendo il palazzetto in «condizioni di degrado. Non si può attendere oltre, bisogna attivarci in un recupero della vecchia piscina al più presto», ha, infatti, rimarcato. Così nelle intenzioni della fondazione c’è l’idea di togliere la muffa agli ampi spazi di piazza Aldo Moro che si presentano male già all’esterno con le vetrate sfregiate, le scritte sulle pareti e l’incuria generale tutt’intorno. «Proponiamo alla fondazione Mattei, che porta lo stesso nome del palazzetto, di mettere in atto un intervento congiunto di ristrutturazione per eliminare lo scempio e dare lustro a un’opera che identifica la città e che oggi è ridotta a deposito di materiale, da quello scolastico ai fascicoli della pretura, con l’obiettivo di rimettere a nuovo un edificio che potrebbe dare lustro a Morbegno», ancora Gerosa.
Fra i soci riuniti in assemblea, Enrico Romegialli ha chiesto, riguardo «a un intervento quanto mai necessario», se nell’operazione annunciata dal presidente venissero contemplati i rapporti con il Comune, al quale la struttura appartiene e se «esiste un progetto di fattibilità» per dare concretezza alle intenzioni della fondazione.
«I contatti con il Comune sono stati presi già un paio di anni fa - ha spiegato Gerosa -. L’attuale giunta ha in mano un progetto che è pressoché nella sua fase esecutiva, poi, però, la cosa è rimasta ferma. Informalmente quindi abbiamo di recente rinfrescato il punto della situazione con l’amministrazione, quindi una base sulla quale lavorare c’è. Poi bisognerà confrontarsi anche con l’ex provveditorato agli studi, che ha competenza in merito alla destinazione d’uso, per l’utilizzo della palestra».
Il palazzetto da rimettere a nuovo non è, però, l’unico obiettivo della Promor, che vuole sistemare anche la zona accanto al complesso ex conventuale di Sant’Antonio. «Anche in questo caso - ha sottolineato il presidente del sodalizio morbegnese - le condizioni della zona sono evidenti a tutti, mi riferisco in particolare all’area retrostante al Sant’Antonio, oggi decadente. E anche in questo caso abbiamo avviato i contatti con il Comune per la riqualificazione».
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