
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 10 Aprile 2016
Escavatore in fiamme: sul rogo l’ombra del dolo
Tra venerdì e sabato lavoro per i vigili del fuoco a Piantina, nel comune di Cosio Valtellino. Le fiamme hanno avvolto il mezzo e il prato circostante - Indagini in corso
Un grido, «al fuoco» nella notte. Ha generato allarme e apprensione nella notte di venerdì e nelle prime ore della mattina di ieri, il rogo che è divampato sulle alture di Cosio Valtellino, nella frazione di Piantina, zona di Sacco, dove un escavatore stava bruciando avvolto dalla fiamme divampate tutto intorno.
La zona, che è di media quota, raggiungibile con una strada che parte dalla provinciale della Valgerola, è diventata teatro di una tempestiva azione di soccorso, sono arrivate le forze dell’ordine, i mezzi antincendio del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Morbegno, e alle 9 di mattina il rogo era spento e la situazione sotto controllo.
Il mezzo, che era posizionato a lato strada è stato letteralmente divorato dalle fiamme, sciolti i cingolati, carbonizzato l’abitacolo, alla fine rimaneva solo lo scheletro di ferro. “Aggrediti” dal fuoco anche parte dei prati che lambivano la strada.
L’escavatore era parcheggiato su di un terreno privato ed era utilizzato in questo periodo per lavori agricoli e di potatura. Il proprietario, una persona della zona, lo utilizzava in un’area propria, non sembravano esserci intorno al mezzo meccanico cataste di legno, materiali che avessero potuto costituire esca per il divampare di un incendio così improvviso.
Le fiamme, avrebbero potuto estendersi agli alberi dei dintorni, visto che nei pressi dell’escavatore c’è un pendio con piante ed arbusti, una situazione controversa e pericolosa, una criticità per fortuna controllata e sventata, ma che resta al vaglio degli inquirenti.
«La natura dell’episodio - è stato precisato dal comando provinciale dei carabinieri - non è accertata e stiamo indagando. Non si esclude una matrice dolosa, il danneggiato, proprietario del mezzo e abitante del luogo, ha detto di non avere idea di quale motivo possa avere innescato la pericolosa dinamica, ha negato possibili problemi e dissidi o di avere ricevuto minacce, ma l’episodio potrebbe anche essere doloso. Le indagini sono in corso».
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