Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 03 Luglio 2018
È allarme droga, trend in crescita
tra i giovanissimi in Valtellina
Consumo aumentato in modo esponenziale negli ultimi 2 anni tra i minorenni: casi da 27 a 38mila. Agli Amici di San Patrignano in Valle 30 richieste all’anno.
Fenomeno «in aumento crescente», quasi esponenziale negli ultimi anni, coinvolti in modo allarmante sempre più ragazzi molto giovani e anche under 14 in una criticità della quale, purtroppo, da un po’ di tempo «si parla poco». Arriva a svegliare le coscienze l’“Allarme droghe” portato alla luce in questa settimana in occasione della Giornata internazionale contro il narcotraffico dalla presentazione del Nono “Libro bianco sulle droghe”. Ricerca condotta da Forum Droghe, associazioni, sindacati e comunità attive sul contrasto alle sostanze.
I dati sul consumo sono da capogiro, secondo quanto reso noto dall’autorevole strumento di ricerca, per quanto riguarda la diffusione delle droghe tra i minorenni, sui rilevamenti dei casi segnalati in Italia alle prefetture si è passati dai 27.718 del 2015 a 38.613 del 2017, ovvero +39% in soli due anni. Consumo quadruplicato. Le sostanze: nell’80% dei casi l’assunzione è di cannabinoidi, a seguire di cocaina (14%) ed eroina (5%). L’Italia risulta essere il terzo Paese in Europa per consumo di cannabis: si stima che il 33,1% della popolazione l’abbia usata almeno una volta nella sua vita, una percentuale inferiore solo a Francia (41,4%) e Danimarca (38,4%).
E, se si considera la sola fascia d’età dai 15 ai 34 anni, l’Italia è al secondo posto, le percentuali si attestano sul 20,7%. Si evidenzia una «impennata tra i minorenni» con le associazioni e coop che affrontano direttamente la gestione dei casi, che denunciano di «avere sempre meno mezzi e personale a disposizione».
Anche in Valtellina alla risposta istituzionale si affiancano le realtà del volontariato, non solo “terzo settore”, anche volontariato puro. È il caso della associazione Amici di San Patrignano, 60 effettivi, sede in oratorio, prima a Sondrio, da circa un anno a Talamona. Svolgono un gratuito e utilissimo servizio nell’intercettare emergenze, offrire risposte e progettare percorsi rivolti a chi fa uso di sostanze stupefacenti. E sono allarmati per come la criticità di cui si fanno carico stia diventando una emergenza. «Dati statistici aggiornati – afferma Letizia Cerri, presidente associazione Amici di San Patrignano, Sondrio – non ne abbiamo, riceviamo stime dalla sede centrale di San Patrignano, la grande comunità in cui in questi anni sono stati avviati a percorsi di recupero anche circa 60 ragazzi valtellinesi. Noi- prosegue - offriamo colloqui individuali ai giovani e alle famiglie. Riceviamo una media di 30 richieste all’anno e effettuiamo una decina di serate e conferenze dedicate alla prevenzione».
Un problema quello delle sostanze e droghe che si sta ingigantendo. «Si avvicinano al consumo - ancora la volontaria - ragazzi minorenni, davvero piccoli e tra l’altro per loro quando si ritrovano con problemi di dipendenze non ci sono strutture adeguate, una famiglia rimane allo sbaraglio. Sta tornando l’eroina, sia in vena sia fumata, e viene tagliata con sostanze molto, molto pericolose, sta tornando anche l’Lsd, un allucinogeno molto pericoloso che agisce sul cervello e fa danni irreparabili e si rileva un consumo di metanfetamina».
© RIPRODUZIONE RISERVATA