Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 16 Agosto 2015
Divieti e controlli nei boschi : «Non è solo buon senso»
Ferragosto non ferma le Guardie ecologiche volontarie. Nuove norme per i cercatori di funghi, no ai mezzi motorizzati sui sentieri.
Guardie ecologiche volontarie al lavoro anche nel mese di agosto per il presidio del territorio, con qualche novità sulla normativa in particolare per la raccolta dei funghi. Dalla Comunità montana di Morbegno il consigliere delegato al volontariato, Gabriele Corgatelli sceglie il periodo di maggiore frequentazione delle valli laterali da parte dei turisti per ricordare alcune delle buone norme di comportamento in montagna.
«Non si tratta solo di una condotta di buon senso – afferma – ma anche di quanto indicato da specifiche normative regionali sulle diverse materie di competenza». La novità introdotta nel 2015 è relativa alla regolamentazione della raccolta dei funghi, una delle attività di maggiore richiamo di visitatori nei boschi del mandamento e non solo. «La raccolta dei funghi, così come il transito sulle strade agro-silvo-pastorali, sono regolamentati dalla legge regionale 31 del 2008, cioè il testo unico in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. Fino allo scorso anno nel mandamento i comuni di Albaredo e Gerola Alta avevano adottato il tesserino che consentiva la raccolta sul proprio territorio. Da quest’anno la Regione ha introdotto la gratuità della raccolta su tutto il territorio di Lombardia e dunque anche questi due Comuni si sono adattati eliminando il tesserino. Restano ferme le norme che prevedono la possibilità di raccogliere al massimo 3 chilogrammi al giorno per persona, l’obbligo di pulitura sul punto di raccolta, il divieto di distruggere i funghi che non si raccolgono, l’utilizzo di contenitori areati per favorire la dispersione delle spore e la possibilità di raccogliere solo dall’alba al tramonto e senza l’impiego di attrezzi».
Per le strade agro-silvo-pastorali il transito è consentito solo agli autorizzati muniti di permesso rilasciato dai Comuni secondo la regolamentazione locale mentre resta fermo il divieto – salvo particolari autorizzazioni – di mezzi motorizzati lungo i sentieri. Oltre a queste pratiche, le Guardie ecologiche insieme a polizia provinciale, locale e Corpo forestale hanno competenza sul controllo della raccolta dei mirtilli e della conduzione dei cani in montagna. «Per i mirtilli il quantitativo massimo è di un chilo al giorno per persona – spiega Corgatelli – come definito dalla legge regionale 10 del 2008 di disposizioni per la tutela e la conservazione di piccola fauna, flora e vegetazione spontanea. Comportamenti contrari a queste regole impongono oltre a sanzioni anche il ritiro del prodotto raccolto, valido anche per i funghi». Riguardo alla presenza dei cani, lungo i sentieri la conduzione dev’essere rigorosamente al guinzaglio «oltre che per la sicurezza delle persone – spiega Gabriele Corgatelli – anche per la tutela della fauna selvatica».
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