Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 02 Luglio 2018
Distrutte le bandiere delle frazioni
Vandali a Mello, ieri mattina l’amara scoperta sulla provinciale dei vessili divelti dai supporti e gettati tutto intorno. Il sindaco Bonetti furente: «I genitori si assumano la responsabilità di educare i propri figli e impedire questi atti».
Sono durate il tempo di un paio di notti le bandiere delle contrade di Mello. Sistemate dalla comunità venerdì sera al tornante Puncemen, lungo la strada provinciale, le bandiere issate all’ingresso del paese sono state ritrovate a terra ieri mattina, divelte dai piedistalli che le sorreggevano. Un vandalismo in piena regola.
Gli stendardi erano quelli vincitori del concorso “Crea la bandiera della tua frazione”, lanciato dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di dare un simbolo a ognuna delle località in cui da sempre è suddiviso il paese «e che purtroppo hanno fatto un’amara fine - afferma il sindaco di Mello, Fabrizio Bonetti-. La delusione è stata veramente tanta, quello che è stato fatto non è un affronto all’amministrazione, ma al paese intero, ai ragazzi che con gioia hanno partecipato a un concorso per essere fieri del proprio paese e della frazione di appartenenza, provate a immaginare chi ha partecipato al concorso come sta oggi, sapendo che qualcuno ha distrutto tutto il suo entusiasmo». Sospettato dell’episodio un gruppo di ragazzi maggiorenni e minorenni, che da qualche tempo scorrazzano per il paese per il puro piacere di danneggiare le cose altrui.
«Non ci sono prove, quindi è azzardato parlare di colpevoli certi - precisa il sindaco - però i sospetti ci sono. Da qualche mese alcuni ragazzi si sono resi protagonisti di episodi incresciosi, come ad esempio le effrazioni in seconde case, che poi vengono messe a soqquadro. Alcuni di loro sono stati controllati dai vicini di case momentaneamente disabitate dalle quali sono scappati, su di altri ci sonno procedimenti in corso e nonostante questo continuano come niente fosse. Dal canto nostro, allertiamo sempre le forze dell’ordine che stanno operando sul territorio, ma non possiamo e non dobbiamo pretendere che siano loro a educare i nostri figli». Da qui l’appello del primo cittadino alle famiglie, che sollecita a prendersi cura dei ragazzi, «perché è troppo facile scandalizzarsi ed essere giudicanti quando i protagonisti di gesti vandalici sono altri, magari extracomunitari, e quando poi, invece, sono i nostri figli a compiere gli stessi atti fare finta di niente, è ora che i genitori si prendano le proprie responsabilità», sottolinea Bonetti, che si è espresso in merito anche sulle pagine Facebook, suscitando le reazioni, e quindi i commenti, di diversi compaesani.
Amareggiata per l’accaduto l’intera popolazione, che venerdì si era radunata per assistere alla premiazione da parte dell’’assessore Manuela Gobbi dei vincitori del concorso: Elisa Polidori per la bandiera di Piazzo, Camilla Tarca per la bandiera di Bondo, Antonello Petrelli per Pusterla, Matilde Iacomella, Federica Pedroncelli e Letizia Pedroncelli per quella di Bernedo, Serena Baretta, Giusi Bonadeo, Linda Bonetti, Ginevra Bonetti e Francesca Micheli per la frazione di Pozzo e Lucrezia Bonetti per la frazione Consiglio.
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