Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 13 Marzo 2019
Di nuovo in fiamme il bosco ad Albaredo
Ieri pomeriggio è scattato l’allarme per l’incendio che si è sviluppato da un pascolo a quota 1.300. Vigili del fuoco e protezione civile sono intervenuti per arginare il rogo che minacciava alcune baite a Sum la Riva.
Ancora fiamme sulle Orobie, dove ieri pomeriggio è scattato l’allarme per il versante sopra l’abitato di Albaredo. A un mese e mezzo di distanza dal precedente episodio che devastò 10 ettari di bosco, ieri pomeriggio è tornato l’incubo delle fiamme che hanno coinvolto una superficie di circa 3 ettari.
L’allerta è stata lanciata poco dopo le 15,30 e chi ne ha avuto notizia in paese ha visto in pochi secondi crescere la colonna di fumo partita dalla località Sum la Riva a circa 1.300 metri di quota. Dal distaccamento di Morbegno sono partite due squadre di vigili del fuoco, gli effettivi e i volontari per un totale di 12 uomini supportati dall’autobotte mentre dalla centrale operativa della Comunità montana di Morbegno si sono mossi i volontari dell’anticendio boschivo: 18 in totale quelli coinvolti con le squadre mandamentale, di Albaredo e di Talamona. L’intervento si è concentrato subito nelle operazioni di contenimento dell’incendio che ha fatto temere il peggio perché partito in prati attorno ad alcune baite. Il fondo estremamente arido ha favorito il veloce propagarsi dell’incendio che però in questa zona è stato circoscritto nelle prime ore dell’intervento mettendo in sicurezza le baite.
Intervenuti sul posto anche i due elicotteri pronti a partire dalla base di Talamona attiva come previsto dal piano antincendio regionale. I lanci con uno dei due mezzi sono proseguiti su indicazione degli operatori da terra fino alla serata. «L’incendio è partito da un pascolo - spiega il responsabile dell’aib della Comunità montana di Morbegno, Stefano Marieni - e si è successivamente propagato al sottobosco di una zona vicina. Ha interessato anche un cavo della linea elettrica che serve alcune baite interrompendo l’alimentazione». In serata le fiamme erano state circoscritte e l’incendio sembrava sotto controllo, anche se per motivi precauzionali è stato disposto un controllo visivo che è proseguito per tutta la notte, essendo pericoloso raggiungere la zona intaccata dall’incendio.
Quanto successo nel pomeriggio di ieri richiama l’incendio del 24 gennaio scorso e a sua volta ricorda situazioni simili accadute altre cinque volte negli ultimi 10 anni, sempre nel periodo tra fine dicembre e l’inizio della primavera. Tra i più recenti si ricordano l’incendio del 30 e 31 dicembre 2015 e quello dell’aprile 2018. Nel mezzo, a marzo del 2017, Albaredo ha subito anche il rogo di probabile origine dolosa che ha compromesso il rifugio Alpe Lago.
La Sala operativa della Protezione civile della Regione ha emesso un avviso di moderata criticità (codice arancione) per rischio incendio boschivo, dalle 18 di ieri, e fino al prossimo aggiornamento, su tutta la Valchiavenna. A causa dell’intensificazione dei venti previsti a partire da oggi e del basso tasso di umidità, si generano infatti condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione di ulteriori roghi.
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