Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 05 Luglio 2017
Delebio e Andalo vanno verso la fusione
Il Comune guidato da Marco Ioli ha dato avvio con delibera del consiglio al primo passo. «Riduzione dei trasferimenti e maggiori vincoli ci soffocano, con l’unione sommeremmo risorse maggiori».
Primo passo concreto verso la fusione di Comuni per Delebio e Andalo Valtellino. Con un atto ufficiale assunto lunedì sera dal consiglio comunale di Delebio, è stato dato il via a un ampio ragionamento che sarà in seguito esteso a tutta la popolazione per raggiungere l’obiettivo di far nascere un solo ente locale dai due attuali.
Una novità assoluta per la Bassa Valtellina, dove mai prima era stata proposta la fusione e dove anche la forma dell’unione di Comuni (per alcuni paesi della costiera dei Cech) si è arenata finendo poi in un nulla di fatto. «Ci siamo confrontati sull’opportunità di procedere alla fusione - ha spiegato il sindaco di Delebio, Marco Ioli - consapevoli che il primo passo è uno studio di fattibilità che sia in grado di valutare e fornire dati concreti sui vantaggi». A far propendere i comuni limitrofi di Delebio e Andalo per questa scelta è stata la valutazione concorde sul fatto che «la fusione sia un’opportunità per gli amministratori locali ma prima ancora per tutti i cittadini, affinchè si faccia un passo oltre rispetto agli accordi già esistenti per una gestione comune di servizi sul territorio. L’aspetto finanziario, in particolare, mostra con evidenza i vantaggi di un’operazione di questo tipo». Il sindaco Ioli ha infatti posto l’accento sulle difficoltà crescenti che i Comuni affrontano di anno in anno per la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, «con vincoli che partono dal vecchio patto di stabilità - ha detto - per arrivare ora al rispetto degli equilibri di bilancio. Se procedessimo alla fusione, potremmo ottenere per 10 anni il 50% di quei 360mila euro che Delebio riceveva dallo Stato nel 2010, cui si aggiunge la quota del Comune di Andalo. Si tratta di risorse quantificabili in 2milioni di euro in 10 anni da investire in favore del territorio, ai quali altrimenti non avremmo accesso».
Ioli ha sottolineato come le realtà di Delebio e Andalo «siano già vicine ad esempio per servizi come le scuole, oltre che per vicinanza territoriale». Su questa base il consiglio comunale, con l’accordo esteso anche al gruppo all’opposizione guidato da Fabrizio Scinetti, che si è detto più che favorevole al provvedimento, ha approvato la convenzione per la gestione associata con il comune di Andalo Valtellino per l’espletamento della gara di affidamento dell’assistenza tecnica del progetto di fusione dei due Comuni. «Lo stesso atto sarà assunto a breve anche dal Comune di Andalo e la procedura per arrivare alla fattibilità sarà breve - afferma il sindaco Ioli - la suddivisione dei costi in questa prima fase è stata valutata nel 70% a carico di Delebio e 30% per quello di Andalo. Sulla base del risultato dello studio che dovrà valutare i reali vantaggi di questo procedimento, inizieranno le valutazioni da estendere alla popolazione e alle categorie per poi arrivare al referendum che dovrà scegliere concretamente sulla fusione».
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