Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 29 Settembre 2016
Dazio, modificata la zona speciale
Si apre la caccia ai cervi
Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza. Sulla Colmen i cacciatori potranno entrare il giovedì da metà ottobre.
Colmen di Dazio: da metà ottobre via libera ai fucili per la caccia al cervo, che sarà effettuata nella sola giornata di giovedì dai cacciatori individuati di volta in volta dal Comprensorio alpino della Bassa Valle.
Garantita la « massima sicurezza per chi risiede in zona e che vi transita - afferma Christian Borromini, vicepresidente della Provincia, ente titolato a legiferare in materia e che martedì ha approvato in consiglio le nuove disposizioni sul Piano Faunistico Venatorio -.Inoltre, saranno approntate delle misure per rafforzare la protezione come dissuasori, cartelli informativi per conciliare sicurezza, vivibilità nella zona e tenere a bada una densità di cervi divenuta esponenziale negli ultimi anni, causando incidenti stradali e ferroviari. Sarà massima la collaborazione col Comprensorio alpino e con il Comune di Dazio e ogni cittadino potrà rivolgersi ai nostri uffici per ogni informazione o richiesta».
Il Piano attualmente vigente prevede, tra gli istituti di protezione della fauna selvatica, la Zona di ripopolamento e cattura “Culmine di Dazio”; in tale zona, esistente da ormai 50 anni, «si è assistito ultimamente ad un aumento incontrollato dei cervi, tale da creare una situazione insostenibile per la popolazione, sia per la sua incolumità, sia a causa dei danni alle coltivazioni e all’habitat, sia per gli incidenti stradali e ferroviari, problematiche che necessitano di provvedimenti urgenti - le parole di Borromini -. Pertanto si è dato avvio al procedimento di modifica esclusivamente per quanto riguarda la Zona di ripopolamento e cattura “Culmine di Dazio” ».
La modifica del Piano riguarda esclusivamente la trasformazione di tale Zona in “zona speciale di divieto eccetto la caccia regolamentata al Cervo”, dove si mantiene la tutela a tutte le specie tranne che al cervo,«che verrà comunque prelevato con un piano di abbattimento mirato, distinto dal restante settore, e con modalità organizzative specifiche, volte soprattutto a garantire la sicurezza dei fruitori della Colmen». Fra le modalità organizzative previste vi è la limitazione della distanza massima di tiro consentita a 250 metri; la limitazione degli accessi giornalieri dei cacciatori nell’area (elenchi nominativi in accordo con il Comitato Caccia); fissare nel solo giorno di giovedì la caccia evitando sabato e festivi per tutto il periodo di caccia nel primo anno di attuazione. Si impone anche di limitare il periodo di caccia, escludendo il periodo dei bramiti, e prevedendo, quindi, l’apertura caccia indicativamente da metà ottobre. Si prevede poi la possibilità di sospensione della caccia in occasione di sovrapposizione con manifestazioni comunali o sovracomunali che possano richiamare numerosi fruitori.
Inoltre si prevedere di ridurre il piano di prelievo, fino ad azzerarlo, «nel caso in cui non si raggiungano le densità obiettivo previste per l’area in considerazione della particolarità dell’area; in alternativa si potrà prevedere di istituire un’area protetta da sottoporre a tutela assoluta della caccia, in relazione alla necessità di tranquillità e alla sensibilità al disturbo che la specie presenta».
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