Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 24 Giugno 2016
Da Cosio al Tartano la «38» prende forma
Ieri sopralluogo di Francesco Bongio e dei tecnici del Comune di Morbegno su tutto il percorso.
Nuova statale 38, meno 18 mesi alla conclusione delle opere. Ieri i tecnici del Comune guidati da Francesco Bongio, supervisore delegato dal sindaco di Morbegno per seguire l’iter della tangenziale, si sono recati insieme ai responsabili dell’impresa costruttrice sui cantieri per un sopralluogo. Preludio alla stesura di un «consuntivo di fase», redatto “discrezionalmente” dall’Ufficio tecnico del Comune.
«È una panoramica dell’avanzamento lavori che facciamo noi - è stato precisato - rientra in un compito di verifica delle opere previste per queste settimane». Opere che stanno marciando a regime rapido. Sono stati effettuati rilevamenti su ogni cantiere, avvio della tangenziale in zona Cosio Valtellino-Traona, ponti e viadotti, gallerie, regimazione torrenti. «Partendo da Cosio Valtellino - è stato detto - la “piattaforma stradale”, il rilevato che costituisce l’avvio della tangenziale, sta venendo ripianato con l’utilizzo di materiale di scavo. Sono già stati trasportati da Campovico 200mila metri cubi di ghiaia frantumata, ne servono 562mila metri cubi, siamo a circa il 35% del computo totale». La strada che da Cosio Valtellino conduce verso le gallerie è inframmezzata da un primo ponte e un viadotto. «Si incontra il ponte sul Canale Orobia: sono 30 metri di luce, sono state già fatte le fondazioni, l’impalcato, qui l’avanzamento delle opere è di circa il 90%». Poi si trova il viadotto Prati del Bitto, lunghezza della struttura, 100 metri. «I basamenti sono già posati e si attende nelle prossime settimane l’arrivo dell’impalcato prefabbricato. Opere che qui sono al 30%, e con la posa del manufatto tutto procederà più spedito».
Risalendo la Bassa Valle lungo la futura nuova strada si incontra il viadotto Adda, Bitto. «Sono 295 metri, si sta iniziando a programmare l’assemblaggio dell’impalcato. Siamo al 35% di lavori già realizzati». Dal viadotto che supera con un balzo Adda e Bitto si entrerà in galleria, il tunnel Selva Piana, in costruzione, e aggredito e scavato sui due versanti, ovest ed est. «Qui - è stato precisato da Francesco Bongio, che sta effettuando questa panoramica sull’avanzamento opere - è conclusa la messa in sicurezza del fragile versante che circonda l’imbocco, e si è iniziato a perforare. In direzione Sondrio sono già stati scavati 80 metri. Mentre circa 300 metri sono stati eseguiti nella direzione opposta, nel portale del tunnel che inizia a Campovico». Si tratta di perforazioni realizzate al 14% dello scavo totale. La galleria Selva Piana misurerà 2.782 metri.
È anche al lavoro la “fresa meccanica, per realizzare un ulteriore tunnel che sarà utilizzato come cunicolo di sicurezza. «Per quanto attiene alla seconda galleria, la “Paniga” - viene quindi anticipato - l’imbocco ovest, quello che inizia ai Torchi, dopo la messa in sicurezza del versante, è già scavato per una lunghezza di 1.000 metri. Ci si è lasciati alle spalle il tracciato della ferrovia. Sono invece 170 i metri già perforati nella direzione opposta. Sono eseguiti complessivamente 1.180 metri, pari al 50% circa della lunghezza prevista».
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