Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 24 Novembre 2015
Cosio Valtellino, la denuncia: «Il cantiere c’è, l’indennizzo ancora no»
Sono 822 i proprietari dei terreni espropriati da Anas per la costruzione della “tangenziale” di Morbegno, il secondo lotto della nuova statale 38, tra lo svincolo di Cosio e il viadotto del Tartano. Tutti sono stati indennizzati, la famiglia di Angelo Rabbiosi, invece, sta ancora aspettando. L’azienda agricola si trova ai Prati del Bitto, a Regoledo, frazione di Cosio Valtellino, in aperta campagna. Da qualche mese il cantiere dell’infrastruttura viaria divide l’abitazione con annesso laboratorio e la stalla, in cui sono custoditi, tra vacche e vitelli, una quarantina di animali.
«Sono passati dodici anni da quando abbiamo saputo che la strada sarebbe passata sulla nostra proprietà - dice Alessandro Rabbiosi, figlio di Angelo, che insieme al fratello Marco, conduce l’azienda di famiglia - da allora Anas e istituzioni con noi hanno avuto un atteggiamento molto contradditorio, non si è capito fino al 2014, a progetto esecutivo approvato, che la strada sarebbe passata a un metro dalla stalla. Abbiamo discusso, fatto proposte insieme alla Coldiretti e il Comune per cercare soluzioni alternative, ma alla fine, hanno voluto sacrificare la nostra azienda e mettere a rischio il nostro futuro».
Sull’indennizzo proposto all’azienda da Anas non c’è ancora chiarezza: «Abbiamo sentito tante promesse - ancora Alessandro - ci pagheranno il valore della casa e della stalla, ma ci hanno già detto che non ci rimborseranno i danni che potremmo subire una volta finita la strada».
© RIPRODUZIONE RISERVATA