Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 12 Ottobre 2015
Comuni virtuosi: Gerola batte tutti, l’Alta Valle sorride
Il riparto regionale: boccata d’ossigeno anche in Valle. Arrivano i fondi distribuiti in base a diversi parametri. Sul podio Livigno e Valdidentro. Maglia nera a Dubino.
Gerola Alta è il Comune più virtuoso della provincia di Sondrio, Livigno quello che avrà più spazio di manovra sul patto di stabilità, con 1,7 milioni di “bonus” da giocarsi.
Lo dicono gli elenchi pubblicati in questi giorni dalla Regione per il riparto del patto di stabilità territoriale 2015, il provvedimento che stabilisce gli spazi finanziari aggiuntivi a disposizione dei Comuni lombardi.
In tutto, quasi 128 milioni di euro – 127 milioni e 929mila, per l’esattezza – suddivisi in base alle richieste degli enti e ad una serie di parametri concordati dalla Regione e dall’Anci Lombardia: una «boccata di ossigeno», l’ha definita il presidente dell’associazione dei Comuni Roberto Scanagatti, per le amministrazioni alle prese con i vincoli del patto.
Il 20% del totale è stato distribuito in base all’indice di virtuosità, calcolato partendo da diversi parametri relativi ai bilanci del triennio 2011 – 2013, mentre sono state previste, oltre ad una corsia preferenziale per i Comuni mantovani colpiti dal terremoto del 2012, una quota per i piccoli Comuni e altre “riserve” per situazioni particolari.
La ripartizione, però, ha suscitato qualche lamentela, vedi il caso del Comune di Sondrio che secondo l’amministrazione anche quest’anno risulta penalizzato nella distribuzione degli spazi finanziari messi a disposizione dal Pirellone.
Fatto sta che in provincia, come detto, la cifra più consistente è il bonus di 1,7 milioni di euro di Livigno, Comune che con un indice di virtuosità di 94,75 si piazza, peraltro, fra i primi della classe in Valle. Meglio dell’ente del Piccolo Tibet ha fatto soltanto il Comune di Gerola Alta, infatti, che ha un indice di 99,28. L’importo più basso del riparto regionale, invece, è quello assegnato a Verceia, poco più di 6.400 euro, seguito da quelli di Caspoggio e Novate Mezzola, di poco superiori ai 12mila euro per ciascun Comune.
Ad accedere agli spazi di spesa del patto di stabilità territoriale sono stati 40 Comuni di Valtellina e Valchiavenna, con importi ovviamente differenziati. Fra i capoluoghi di mandamento la cifra più alta va a Bormio, con 436mila euro circa, mentre Sondrio ha avuto circa 142mila euro. Per Chiavenna la quota del plafond regionale è di 59mila euro, per Morbegno poco più di 34mila euro, Tirano invece arriva a 79mila. Fra i Comuni che hanno ottenuto le quote più alte, dopo i già citati Livigno e Bormio, c’è Valdidentro con 334mila euro, e l’ente dell’Alta Valle fa registrare anche un indice di virtuosità di 92,29 che lo proietta al terzo posto della classifica provinciale.
Cifre consistenti, poi, sono andate a Valfurva con 320mila, Castione con 298mila euro, Valdisotto con 250mila, Aprica con 236mila euro. Diversi altri Comuni hanno superato quota 100mila euro: Talamona con 187mila, ad esempio, ma anche Grosio con 180mila, Teglio con 179mila più spiccioli, Buglio in Monte con 170mila, Berbenno con 101mila.
Rispetto all’indice di virtuosità, oltre ai già citati Gerola Alta, Livigno e Valdidentro gli indici più alti in Valle sono quelli di Pedesina, con 91,94, e di Lanzada, con 91,28. Seguono Grosio, con 84,83, e Sondrio, con 83,61.
Gli indici più bassi, invece, si registrano per il Comune di Dubino, che si ferma a 29,78, per Morbegno, con 32,56, e per Chiuro, 36,98. Sondrio e Morbegno a parte, fra i capoluoghi di mandamento Chiavenna ha fatto segnare un indice di 52,65, Bormio di 63,20 e Tirano di 59,56. Difficile comunque fare raffronti con il passato, secondo i tecnici di Anci Lombardia: «Le profonde trasformazioni intervenute in questi anni sulla finanza locale – ha spiegato Simone Uggetti, presidente del dipartimento di Finanza locale dell’associazione - rendono difficile la comparazione dell’indice 2015 con quello degli anni precedenti». Per il confronto su miglioramenti e cali, insomma, bisognerà aspettare la pubblicazione dell’indice 2016.
© RIPRODUZIONE RISERVATA