Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 21 Luglio 2017
Commissario prefettizio a Bema
Ma solo per il consiglio comunale
Il ministero dell’Interno trasmette alla Prefettura e al Comune il responso sul caso. Scelta legata alla mancanza del quorum e alla necessità di deliberare atti urgenti e improrogabili.
Commissario prefettizio per Bema, ma con i soli poteri del consiglio comunale fino al reintegro del consigliere Silvano Passamonti, attualmente sospeso dalle sue funzioni. Si chiude con questo parere trasmesso dal ministero dell’Interno alla Prefettura di Sondrio e comunicato al Comune, la vicenda «più unica che rara» come viene definita dallo stesso sindaco Paolo Croce, che nelle scorse settimane ha fatto sollevare il dubbio della presenza di una causa di scioglimento.
A seguito delle dimissioni di cinque consiglieri (Antonella Cerasa, Walter Pontiggia e Anna Migazzi nel primo periodo successivo alle elezioni, Giovanni Passamonti lo scorso anno e Gaia Colombo un mese fa), non surrogabili per esaurimento dell’unica lista presente, il consiglio è composto da cinque consiglieri tra cui Silvano Passamonti, fino a ottobre sospeso di diritto dalla carica. Il ministero sottolinea che secondo la legge «nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, dove non sia possibile la sostituzione ovvero fino a quando non sia convalidata la supplenza, non sono computati al fine della verifica del numero legale né per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata. Tuttavia – prosegue il ministero dell’Interno – il consigliere sospeso risulta a tutti gli effetti facente parte del consiglio, facendo venir meno i presupposti per lo scioglimento dell’ente».
Viene però fatto presente che il consiglio così come composto oggi – quattro consiglieri votanti oltre al sindaco - «non è in grado di deliberare per assenza del quorum sufficiente a indire una seduta di prima convocazione, presupposto indispensabile per una seconda convocazione».
Quella della nomina di un commissario prefettizio temporaneo – fino al termine della sospensione dalla carica di Passamonti il 12 ottobre – viene indicata come «unico strumento valido da adottare, nell’eventualità che in questo periodo transitorio l’ente debba necessariamente deliberare atti urgenti e improrogabili».
Una necessità di questo tipo si verificherà ad agosto, quando è prevista la riunione del consiglio per la valutazione degli equilibri di bilancio. Dal sindaco Croce, cui rimangono i pieni poteri, viene sottolineato che «è la seconda volta che negli ultimi 18 mesi si cerca di far cadere il Comune, ed è la seconda volta che si prendono tranvate in faccia dal ministero e dalla Prefettura». «Il consiglio comunale di Bema resta comunque appeso a un filo – prosegue Croce -, perché bastano la dimissioni dello stesso Passamonti per farlo cadere. Ma ora ci deve mettere la faccia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA