«Ciclovia pericolosa. Tratti con rampe in pendenza del 30%»

Pedesina Allarme dell’ex sindaco di Rasura Pezzini. «Sono proibitive, bisogna spingere la bici a mano». Il primo cittadino Ruffoni: «Salite dure ma possibili»

Un tratto della ciclovia del Bitto finisce nell’occhio del ciclone. La segnalazione giunge da Maurizio Pezzini, ex sindaco di Rasura, che ritiene troppo pericolosa la parte del sentiero che da Laveggiolo conduce fino agli alpeggi Combana e Combanina. Con la ciclovia del Bitto sette comuni della bassa valle si sono mobilitati per dare vita a un nuovo tracciato di mobilità leggera in quota, accessibile a tutti.

«Servono varianti»

Uno sviluppo di circa 110 chilometri, un percorso ciclo-pedonale che vuole essere letto in particolare in chiave turistica. Cosio Valtellino, Rasura, Pedesina, Gerola Alta, Bema, Albaredo, Talamona i comuni coinvolti nel progetto.

«La mia vuole essere una critica costruttiva - esordisce Pezzini - ho provato a percorrere il sentiero da Laveggiolo fino all’Alpe Combana e Combanina e mi sono trovato ad affrontare rampe con pendenze fino al 30%. Pendenze proibitive che costringono gli utenti a spingere la bici a mano. In questo caso stiamo parlando di tutto tranne che un percorso ciclopedonale. È perfino difficoltoso procedere a piedi».

«Non saprei dire se è imputabile a errori di progettazione o costruzione - precisa - So però che quel tratto di strada è stato realizzato in modo inadeguato. Spingere per quasi un’ora una bicicletta mi sembra eccessivo. C’è gente che ha faticato a percorrerla anche in discesa, è evidente che va rivisto qualcosa».

Il tratto “incriminato” interesserebbe due Comuni, Gerola Alta e Pedesina, anche se in due misure diverse. Dalla località Laveggiolo fino ad arrivare al fiume la parte comprende il territorio comunale di Gerola, mentre la restante parte, quella più lunga e dove si registrano le maggiori criticità, si estenderebbe nel Comune di Pedesina. «Se si vuole sviluppare questo progetto occorre però anche seguirlo - precisa Pezzini - Bisognava fare più attenzione e seguire i lavori quando sono stati fatti. Ora servono varianti meno ripide, più pedalabili». Una critica che però non vuole assolutamente mettere in discussione l’intero progetto: «Altri tratti non li ho provati, quindi non posso trarre una valutazione complessiva. Però in quei punti così critici va messa una pezza».

«Non è da principianti»

Non è invece della stessa idea il sindaco di Pedesina, Comune che ha la competenza su quel tratto del tracciato della ciclovia del Bitto: «Il tratto che da Combana porta a Laveggiolo coinvolge anche il Comune di Gerola Alta prima di tutto - afferma Fabio Ruffoni - Ho parlato con un po’ di persone, che mi hanno riferito che è un punto un po’ impegnativo ma percorribile. Sicuramente quella strada non deve essere percorsa da principianti. Nell’ultimo tratto che va verso Laveggiolo ho visto solamente il tracciato iniziale, non ho visto l’opera conclusa. Credo comunque che andranno fatti ulteriori interventi per la sistemazione e consolidamento delle scarpate. Per ora si è intervenuti con il primo finanziamento».

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