Cercino: colpo grosso alla Galperti, rubato un lingotto di nickel
Colpo grosso nella notte in Bassa Valtellina ai danni di un’importante impresa metallurgica. A essere stata presa di mira è stata la filiale di Piussogno, in territorio comunale di Cercino, della “Officine Nicola Galperti e Figlio Spa” la cui sede principale, sull’Alto Lario, è a Dervio e con sito produttivo pure a Gera Lario. La società è specializzata nella produzione di flange in acciaio standard e speciali, secondo gli standard internazionali e le specifiche richieste dei clienti.
Una banda, composta da diversi elementi, è riuscita a impossessarsi di un maxi-lingotto di nichel del valore stimato in parecchie migliaia di euro. Il gigantesco manufatto, del peso di alcune tonnellate, è stato caricato su un grosso Tir che si è allontanato nel cuore della notte dallo stabilimento che è situato in aperta campagna, lontano dal nucleo abitato.
I malviventi - sicuramente dei veri e propri professionisti - hanno agito in un’area dove hanno potuto operare in assoluta tranquillità, in quanto distante dalle case e con la fabbrica non dotata di un sistema d’allarme collegato alle forze dell’ordine. Ma all’ingresso del polo produttivo del Morbegnese, che dà lavoro a decine di operai che risiedono in Valtellina, anche nelle località vicine, sono ben visibili gli “occhi” delle telecamere presenti i cui filmati verranno ora vagliati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Chiavenna, guidata ora interinalmente dal luogotenente Gim Toni De Masi.
Si dovrà stabilire, nelle prossime ore, se la banda si sia allontanata con un mezzo della ditta, dopo avere riposto la refurtiva, o sia giunta sul posto con uno proprio e caricato in loco utilizzando appositi attrezzi e macchinari per sollevare il pesante lingotto dal notevole valore economico.
Il furto, secondo le poche notizie trapelate sul raid, sarebbe avvenuto tra la mezzanotte e le due del mattino. I malviventi per penetrare all’interno del piazzale dell’azienda non hanno sfondato una recinzione o un cancello, ma sono riusciti ad aprirsi un varco aprendo la cancellata, senza necessità di abbatterla. E’ evidente che i ladri, che avrebbero agito con il volto incappucciato da una felpa, per evitare di farsi riconoscere da eventuali sistemi di videosorveglianza, prima ancora di prendere di mira l’azienda valtellinese, abbiano già individuato un acquirente a cui cedere il prezioso carico, in quanto tenerlo troppo a lungo in un deposito in attesa di un cliente potrebbe risultare pericoloso. Insomma, si tratterebbe di un furto su commissione o, al massimo, con un cliente già sicuro.
Le indagini degli investigatori del Norm di Chiavenna, competenti su questo territorio, coordinati dal comandante Giuseppe Cacicia, proseguono ora a ritmi serrati per cercare di dare un volto e un nome ai responsabili dell’azione predatoria di questa lega metallica utilizzata in molte attività industriali nel settore della produzione di acciai.
Di certo non si tratta della stessa banda che, la notte passata e nei giorni immediatamente precedenti, ha svaligiato alcuni alloggi e villette nei Comuni di Delebio, Mantello e Traona. A sparire sono stati contanti e oggetti in oro e, almeno in un caso, anche altri oggetti all’interno di uno chalet, in sasso e legno a vista, posizionato in montagna. A colpire anche alcuni ladri acrobati, ma sempre quando nelle abitazioni non c’erano gli inquilini che hanno trovato l’amara sorpresa al loro ritorno a casa.
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