Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 04 Febbraio 2016
Centrale a biomassa: «Nessun problema
di inquinamento»
Cosio Valtellino: parlano i vertici della Società Elettrica. Rassicurati gli abitanti alla vigilia del consiglio comunale. «Lavori conclusi per fine mese e i test sono tutti positivi».
Parla di «ottimizzazione della combustione, filtrazione e monitoraggio» per fugare i dubbi sulle emissioni dell’impianto e annuncia la chiusura dell’intero cantiere entro la fine di febbraio.
Il presidente della Società Elettrica di Morbegno, Pietro Bertolini interviene sulla discussa questione della centrale a biomassa di Regoledo, realizzata da Sem e aspramente contestata dagli abitanti riunitisi nel comitato Sicurezza Salute e Ambiente Cosio Valtellino.
Sem precede di un giorno il consiglio comunale in programma questa sera che discuterà la mozione che chiede la sospensione dell’attività della centrale a biomassa ed entra nei dettagli dell’operazione avviata concretamente l’11 dicembre 2014.
«I lavori relativi alla rete di teleriscaldamento - spiega il presidente Bertolini - ad eccezione delle pavimentazioni che necessitano di un periodo di assestamento e verranno realizzate durante la stagione estiva, sono terminati e attualmente la rete è in esercizio».
Per la centrale è iniziata la messa in servizio lo scorso 11 gennaio, con la prima accensione del forno e stanno ora proseguendo «con ottimi risultati» le prove di funzionamento. I primi test di funzionamento confermano che l’efficienza energetica dell’impianto è caratterizzato da valori superiori all’85%.
«Prevediamo di chiudere il cantiere entro la fine di febbraio rispettando gli obbiettivi che la Società si era prefissata. Si tratta a tutti gli effetti di un impianto alimentato da fonte rinnovabile come il sole, il vento e l’acqua e che gode quindi degli stessi incentivi previsti per gli impianti idroelettrici, eolici». Il presidente della Sem torna sul dibattuto tema delle emissioni, sottolineando «l’efficienza dei filtri multi-ciclone ed elettrostatico e il sistema di monitoraggio in continuo del nostro camino». Si tratta di un sistema di monitoraggio delle emissioni (sme) che funzionante 24 ore su 24, i cui dati vengono trasmessi ogni sei mesi, come disposto dalle legge, ad Arpa con indicazioni delle emissioni ad ogni ora. Il sistema è peraltro già predisposto per la telelettura a distanza, attraverso un canale dedicato, sebbene le Arpa non siano ad oggi ancora attrezzate per poterla effettuare. Semplificando i dati tecnici, Bertolini spiega che «le emissioni di polveri totali sospese del nostro camino sono equivalenti a quelle di 5 caminetti».
Per gli altri parametri che caratterizzano un’emissione in atmosfera, Sem fa presente che «l’impianto progettato è allineato con un impianto a gas metano di pari taglia mentre è sicuramente meno inquinante di singole emissioni, difficilmente controllabili con la stessa efficacia di un singolo camino, anche a gas metano di caldaie distribuite sul territorio».
L’energia prodotta dall’impianto di Regoledo «è in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di più di 2.500 famiglie e di far risparmiare, elettrico più termico, la combustione di oltre 2.400 tonnellate di petrolio equivalente, senza considerare gli effetti sulla produzione di anidride carbonica».
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