Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 19 Luglio 2015
«Casa di riposo, ancora troppo caldo». I parenti dei ricoverati si lamentano
Il caso a Morbegno. «Nelle camere temperature elevate, mia madre è spesso in un bagno di sudore». La replica: «Già installate 15 pale a soffitto, l’Asl ritiene sufficienti le migliorie urgenti».
Temperature alte nella nuova ala della casa di riposo: dopo le lamentele di alcuni parenti degli ospiti arrivano i controlli dell’Asl, «che ha ritenuto sufficienti le migliorie urgenti che abbiamo applicato, in attesa dell’intervento globale che sarà ultimato entro novembre quando la struttura sarà completata definitivamente» spiega il presidente della Fondazione casa di riposo Paravicini – Ambrosetti di Morbegno , Emilio Campanella. La problematica è emersa un paio di settimane fa dopo la segnalazione della figlia di un’ospite che prestava assistenza alla madre.
Ed è riemersa di nuovo negli ultimi giorni quando altri parenti degli anziani hanno di nuovo segnalato le condizioni proibitive degli ospiti, «che nelle camere hanno temperatura dai 28 agli oltre 30 gradi - dice di un parente - mi è capitato spesso di arrivare e trovare mia madre in un bagno di sudore. È vero che sono state posizionate delle pale a soffitto, ma esclusivamente negli spazi in comune, mentre nelle camere il caldo continua ad essere soffocante.
Sappiamo del progetto a lungo termine di raffreddamento pensato dalla Fondazione, ma l’emergenza è ora e ora dovrebbe essere risolta, perché i disagi adesso con il clima esterno dal quale le stanze non sono protette sono assurdi».
Per questo motivo i familiari hanno chiesto l’intervento dell’Asl, che ha provveduto all’ispezione della struttura. «Dal verbale dei tecnici del’Asl - precisa Campanella - si evince che l’intervento da noi apportato è positivo nel contempo abbiamo affidato a una ditta specializzata la valutazione dinamica del caldo e freddo per la progettazione futura di un sistema di refrigerazione della nuova ala, che è ancora in via di ultimazione».
«Abbiamo installato 15 pale a soffitto, tre per piano, nello spazio per le colazioni, pranzo e cena e spazi comuni che sono quelli maggiormente frequentati dagli ospiti e per ora questa miglioria è stata giudicata sufficiente. Come medico poi - aggiunge - posso dire che la percezione del caldo e della sete nell’anziano è differente che in un individuo giovane, per il metabolismo rallentato la percezione del calore è molto bassa, così come il sentore della sete, per questo vengono idrati attraverso flebo».
Ma i parenti degli ospiti si sono lamentati: «Purtroppo la situazione è insostenibile - aveva detto Fabrizia Sedini - in camera si va dai 28 ai 33 gradi, mia madre purtroppo da quattro giorni ha anche 40 di febbre, si capirà come diventi insostenibile per lei stare in queste condizioni. Inoltre ci sono finestre con tapparelle interne e risulta difficile regolarne l’apertura e contemporaneamente l’oscuramento dal sole. L’unica soluzione è smuovere l’aria con i fogli di un giornale».
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