Carlo Vanoni, spettacolo sold out: alla Piccola Opera arrivano fondi

Ha registrato il sold out lo spettacolo di beneficenza che lo scorso fine settimana ha portato all’auditorium di Morbegno Carlo Vanoni con “L’arte è una caramella”. È stato un grande successo l’evento promosso da un gruppo di volontari legati alla Piccola Opera di Traona, a cui saranno devoluti gli incassi della serata, grazie alla disponibilità dell’artista e storico dell’arte, originario della città del Bitto. Carlo Vanoni, con questo spettacolo reduce da un tour di due anni nei teatri italiani, ha accompagnato il pubblico in un viaggio nell’arte, da Leonardo ai giorni nostri.

Una storia di uomini, colori, suoni e immagini che ha colto nel segno avvicinando lo spettatore all’arte svelando significati nascosti e curiosità inaspettate. «Tutti i biglietti sono stati venduti - dicono i volontari che hanno promosso l’evento - e addirittura non è stato possibile fare entrare tutte le persone che si sono presentate per lo spettacolo».

La finalità benefica dell’evento non è sfuggita ai partecipanti, tanto che si è  creata una ampia rete di solidarietà e molte persone che non hanno potuto prendere parte allo spettacolo per limiti di spazio, hanno comunque voluto contribuire con offerte dirette alla Piccola Opera di Traona.

«Lo spettacolo è stato davvero un successo su due fronti - proseguono i promotori - per la solidarietà, posto che tutto il ricavato, con la sola esclusione del contributo Siae e delle imposte, è stato consegnato dai volontari alla Piccola Opera di Traona, per un importo di circa 6mila euro, e per l’opera di  Carlo Vanoni, l’artista che gratuitamente ha riportato il suo monologo “L’arte è una caramella” a Morbegno, sua città natale, che lo ha applaudito coinvolta e a tratti commossa, per l’intensità dell’interpretazione».

La Piccola Opera di Traona ha celebrato nel 2018 i 110 anni dalla fondazione del Centro Rita Tonoli di Monza, e in particolare i 60 anni di presenza a Traona, dove accoglie bambini e madri in difficoltà, seguiti dalle sorelle dell’ordine delle Minime Oblate e da operatori sociali, ma circondati anche da un’ampia rete di volontariato e dall’attenzione di tutta la comunità locale la cui vicinanza è stata confermata anche in questo ultimo evento, che ha permesso di raccogliere concretamente il sostegno della popolazione a questa realtà radicata sul territorio.