Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 11 Luglio 2017
Cantine, il bando ha scoraggiato tutti
Gara d’appalto: ieri al termine della presentazione delle candidature alla gestione non c’era nessuna proposta. Anche il Consorzio morbegnese ha dato forfait. Il presidente Angelone: «Vincoli economici insostenibili».
Bando deserto e colpo di scena sull’affidamento delle Cantine di Morbegno: il Consorzio turistico di Morbegno, dato come il più papabile candidato nella gestione della manifestazione, non si presenta alla gara di selezione indetta dal Comune che si chiudeva ieri a mezzogiorno.
La gara quindi è andata deserta e ieri la giunta ha deliberato d’urgenza di «non ripetere la procedura, in quanto la stessa potrebbe plausibilmente determinare una ulteriore diserzione con l’ineluttabile effetto di non ottenere il risultato di svolgere l’edizione 2017 dell’evento». E quindi l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Ruggeri ha stabilito di avviare una nuova procedura per l’affidamento in concessione della manifestazione di «durata annuale, senza possibilità di rinnovo». Tutto da rifare dunque per la prossima edizione dell’iniziativa enogastronomica autunnale, una delle più significative dell’intera provincia. Andato deserto il bando, si bloccano di fatto i tempi - complessi - di organizzazione, dell’iniziativa.
Intanto si registra l’abbandono da parte del Consorzio turistico di Morbegno che lo scorso anno, per la prima volta, si era preso in carico la manifestazione e che sino a qualche giorno fa sembrava intenzionato a riprovarci. A spiegare le ragioni della scelta meditata a lungo è il presidente del Consorzio, Paolo Angelone. «Abbiamo stabilito di non partecipare per i vincoli di tipo economico - precisa - in particolare per le garanzie fideiussorie richieste dal bando». La gara di appalto del comune, infatti, riguardava l’affidamento del servizio il cui valore stimato su base quinquennale ammonta a 1.980.000 euro, «sui quali venivano chiesti 200mila euro di garanzia fideiussoria, si capirà che un soggetto senza scopo di lucro come il nostro non possa chiedere fideiussioni alla banca di questa entità», ancora Angelone. Al bando in concessione per il quinquennio 2017-2021 delle Cantine non ha partecipato neppure il Consorzio turistico Porte di Valtellina, che sino a due anni fa ha curato la manifestazione (prima che si dividesse in due, le cantine cittadine e quelle della resto del mandamento).
«Ci sono troppi vincoli - ha detto il presidente di Porte, Stefano Scetti -, quello temporale innanzitutto, che impone la gestione quinquennale, ma anche il vincolo che lega in modo stretto Comune e gestore, che avrebbe poca libertà di manovra. Per questo i soci vedono come difficilmente conciliabile con i nostri obiettivi statutari la partecipazione a questo tipo di bando». Dal canto suo la Pro loco di Morbegno, che pure lo scorso anno aveva provato a mettersi a disposizione della manifestazione, questa volta ha dovuto abbandonare dal principio l’idea di mettersi in gioco, «poiché - ha spiegato il portavoce del sodalizio, Luca Della Sale - si chiede ai candidati di avere gestito nel corso del periodo 2014-2015-2016 almeno un evento a carattere enogastronomico che abbia riscontrato la partecipazione di almeno 10mila fruitori documentabili mediante verifica dei pass venduti. Caratteristica che noi non abbiamo».
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