Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 26 Luglio 2016
Caccia ai cervi sulla Colmen, avviato l’iter dalla Provincia
Una delibera del presidente Della Bitta ha dato il via alla fase per la modifica del piano faunistico venatorio.
Avviato l’iter da parte della Provincia per l’apertura della caccia ai cervi sulla Colmen di Dazio. Una delibera del presidente Luca Della Bitta ha dato il via al procedimento di modifica del piano faunistico venatorio provinciale e del procedimento di verifica della valutazione ambientale e strategica legata alla zona di ripopolamento e cattura della Colmen.
La giunta provinciale aveva dato avvio al procedimento di modifica e adeguamento del precedente piano (risalente al 2011) con una delibera del 2013 per l’aggiornamento su presenza delle specie, censimenti e prelievi, del territorio agro-silvo-pastorale utile alla caccia, l’aggiornamento legato alle nuove necessità gestionali condivise con i comprensori alpini di caccia e le osservazioni presentate da diversi soggetti portatori di interesse.
Ad oggi però l’analisi di tutti questi aspetti sta comportando tempi che non permettono l’approvazione completa del nuovo piano entro l’inizio della stagione venatoria, così si è resa necessaria una modifica specifica per la Colmen.
L’area è inibita alla caccia da 50 anni e ha subito «ultimamente un aumento incontrollato dei cervi, tale da creare una situazione insostenibile per la popolazione – sottolinea la delibera –, sia per l’incolumità della stessa sia a causa dei danni alle coltivazioni e all’habitat, sia per gli incidenti stradali e ferroviari. Problematiche che necessitano di provvedimenti urgenti». Per questo la modifica al piano faunistico sarà avviata esclusivamente per la zona di ripopolamento e cattura della Colmen di Dazio «stante l’urgenza di un intervento immediato e tempestivo per i sempre maggiori problemi causati dall’elevata densità della specie».
Alla conferenza di verifica sono invitati Regione, Ats Montagna, Arpa, Ersaf, Comuni limitrofi alla Colmen, Comunità montana, Corpo forestale. Come soggetti interessati all’iter decisionale sono inoltre indicati associazioni venatorie, di protezione ambientale, organizzazioni professionali agricole e cinofile, comitati di gestione dei comprensori alpini di caccia, associazioni di cittadini.
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