Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 30 Luglio 2015
Bimba sul bus. A Traona trovato
accordo sui danni
Con il consenso di tutti i consiglieri comunali, nella seduta di martedì l’amministrazione ha chiuso definitivamente la questione nata nel 2004.
Il consiglio comunale di Traona sceglie all’unanimità di accettare la transazione per chiudere la causa civile sul caso della bambina dimenticata sullo scuolabus dieci anni fa. Con il consenso di tutti i consiglieri comunali, nella seduta di martedì l’amministrazione di Traona ha chiuso definitivamente la questione nata nel 2004 a seguito dell’episodio che portò una bambina che allora aveva quattro anni e frequentava la scuola dell’infanzia del paese, a rimanere per circa cinque ore sullo scuolabus.
La vicenda avvenne dopo un anno dall’attivazione del servizio di trasporto per i bambini della scuola dell’infanzia concordato tra Comune e genitori con la prestazione di un autista e del pulmino da parte del Comune e l’impegno di genitori e volontari che, a rotazione, si erano resi disponibili a effettuare il controllo dei bambini durante il trasporto. Il 24 giugno 2004 una bambina venne dimenticata sul pulmino dalla mattina fino intorno alle 14, quando fu ritrovata dall’autista e in seguito soccorsa dalle insegnanti. Dopo la chiusura dell’azione penale avvenuta nel 2012, di recente la famiglia della bambina (oggi una ragazza) ha intrapreso una nuova battaglia: «Qualche mese fa è stata avviata una causa civile da parte dei genitori - ha spiegato il sindaco di Traona, Dino Della Matera - per la richiesta di danni per 50mila euro.
Va considerato che il comune di Traona, già nella lunghissima vicenda giudiziaria conclusasi pochi anni fa, ha dovuto sostenere spese legali per un totale di 12mila euro per arrivare alla fine al riconoscimento dell’estraneità dell’autista dello scuolabus, dipendente comunale. Anche alla luce dell’onere già sostenuto, di fronte a questa azione legale civile abbiamo deciso di non imbarcarci nuovamente in un procedimento che non sappiamo per quanto tempo e con quali costi potrebbe andare avanti. Attraverso il nostro legale abbiamo così avviato la trattativa che ha portato a un accordo transattivo sui danni chiuso a 15mila euro. Abbiamo quindi deciso di sostenere la metà dell’onere, pari a 7.500 euro, lasciando l’altro 50% in capo al genitore che quel giorno prestò servizio come accompagnatore».
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