Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 03 Agosto 2017
«Bene l’avvio del confronto a Morbegno, ma resta ancora qualche dubbio»
Sì del Comitato per l’avvio della cabina e le rassicurazioni sul Ppi. Ma i cittadini vorrebbero certezze anche su automedica e cardiologia
«Ringraziamo per la partenza della cabina di monitoraggio: finalmente qualcosa si sta muovendo. Chiediamo però di insistere su alcuni punti che nella riunione non sono stati nemmeno sfiorati: come la presenza dell’auto medica a Morbegno». Sono cautamente soddisfatti i portavoce del Comitato popolare “Salviamo la nostra sanità” a proposito della prima riunione della cabina di monitoraggio sull’ospedale di Morbegno avvenuta l’altro giorno a Sondrio.
In questa occasione i vertici di Asst, dell’Ats della Montagna e di Areu hanno incontrato i rappresentanti del territorio, Laura Bonat, sindaco di Ardenno, Andrea Ruggeri, sindaco di Morbegno, e Fabrizio Trivella, sindaco di Talamona per fare il punto sul Ppi (Punto di primo intervento) di Morbegno. Lo hanno fatto seduti nella cabina di monitoraggio concordata con la Regione e alla Regione spetterà dire la parola finale sulla richiesta (sostenuta dai sindaci, ma non dai vertici sanitari locali) del Comitato di farne parte.
Intanto il sodalizio popolare, informato dell’esito della prima riunione dagli amministratori comunali, ha accolto positivamente l’epilogo della prima cabina di monitoraggio, «ci auguriamo che le rassicurazioni della dirigenza vengano mantenute - dicono dal Comitato - soprattutto per quanto riguarda l’apertura in orario notturno del Ppi e lo scongiurato depotenziamento del presidio, nonché la prospettiva di incremento dell’organico medico. Ci sono però dei punti fondamentali che nell’incontro non sono stati nemmeno sfiorati, come la presenza dell’auto medica (che oggi è a Nuova Olonio), punto che è stato condiviso anche dagli amministratori comunali».
Il Comitato chiede poi conto del reparto di cardiologia. La direzione sanitaria, infatti, ha spiegato che i 7 posti letto di riabilitazione cardiologica sono stati «al momento sospesi, poiché questo tipo di riabilitazione è superata dai nuovi protocolli terapeutici e verranno dedicati a soddisfare altri bisogni di salute oggi emergenti fra la popolazione del territorio di riferimento».
«Non abbiamo capito però che fine faranno in concreto questi posti letto e se la riabilitazione cardiologica scomparirà per sempre», le parole del Comitato, che critica la tempistica scelta per le scadenze temporali della cabina di monitoraggio. «La prossima cabina - sottolineano i portavoce - è stata fissata per ottobre: un’orizzonte temporale eccessivamente dilatato a nostro giudizio».
Senza abdicare per un minuto al suo ruolo di canale di comunicatore diretto con la cittadinanza, il Comitato ha chiesto una proroga sino al 31 agosto per la presenza della casetta di legno - l’infopoint sull’ospedale - che si trova accanto al presidio sanitario e di fronte a piazza Sant’Antonio. Infine il sodalizio che tanto seguito raccoglie fra la popolazione, invita i Comuni ad approvare il documento licenziato dal consiglio di Morbegno a difesa dell’ospedale cittadino.
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